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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2014 alle ore 10:05.
L'ultima modifica è del 04 novembre 2014 alle ore 17:18.

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Abi: manovra stimola domanda, riserve su aumenti aliquote fondi pensione
La legge di stabilità ha avuto il sostanziale via libera dell’Abi. Il direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini in audizione in commissione, ha parlato di «manovra che stimola la domanda complessiva», con «misure importanti ed innovative, che segnano una discontinuità rispetto al passato». Tra i rilievi critici gli aumenti delle aliquote sui fondi pensione e sui redditi derivanti dalle rivalutazioni dei fondi per il tfr, i quali benché «tecnicamente coerenti» con modifiche precedenti, «destano riserve in ragione degli effetti che potranno avere sulla previdenza». L'Abi ha poi confermato «la disponibilità del mondo bancario italiano a supportare la realizzazione» dell'anticipo del tfr maturando in busta paga.

Ance: investimenti in infrastrutture penalizzati
Il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, ha parlato di manovra «innovativa sul piano della riduzione della pressione fiscale» ma che sul piano della crescita rimane sostanzialmente legata alla logica di austerità europea. Buzzetti, in particolare, ha stigmatizzato il fatto che sugli investimenti («fattore di rilancio dell'economia»). E ha definito «inaccettabile» il fatto che che la manovra «non contenga norme per i pagamenti in conto capitale, penalizzando in particolare il settore delle costruzioni». «I numeri sugli investimenti pubblici, -11% nel 2015, -8,8% nel 2016, +0,6% nel 2017, parlano chiaro - ha detto Buzzetti - la politica economica non trova negli investimenti in infrastrutture un fattore di rilancio dell'economia. Gli stessi investimenti dichiarati improrogabili e necessari, la tutela del territorio contro il dissesto idrogeologico, le scuole, le politiche delle aree urbane, ebbene anche questi sono confinati all'interno di un patto di stabilità, evidentemente, miope e improntato ancora alla visione europea del rigore». Mentre l'intervento sul Tfr in busta «potrebbe incidere sugli equilibri finanziari delle imprese, soprattutto le Pmi.

Confedelizia: assenza sconcertante norme settore
Molto critica Confedilizia, per la quale l'assenza di misure per il settore lascia «sconcertati». Un’assenza tanto più grave alla luce del fatto che «la situazione in cui versa il settore immobiliare è di gravissima crisi» e il «carico tributario è talmente elevato che avrebbe messo in ginocchio qualsiasi comparto dell'economia». L'associazione in segno di protesta «per la prima volta in vent'anni non ha depositato in Parlamento un documento illustrativo della propria posizione né formulato alcuna specifica proposta».

Rete imprese: giudizio positivo ma timida su rilancio economia
«Giudizio positivo per l'impostazione complessiva della manovra, che rappresenta certamente una inversione di tendenza rispetto ad un atteggiamento eccessivamente rigorista sin ora adottato e che, invece, introduce tratti espansivi certamente apprezzabili» ma anche note critiche perché «ancora troppo timidi sono i toni verso le politiche di rilancio dell'economia e degli investimenti». È la valutazione di Rete imprese Italia sul Ddl di stabilità espresso in una nota diffusa in occasione di un'audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Fassino: manovra così è insostenibile
Comuni e Regioni hanno ribadito l’allarme per i tagli della legge di stabilità. «Tra tagli diretti e indiretti c'è il rischio che si scarichi sul territorio una manovra francamente insostenibile» ha detto il presidente dell'Anci, Piero Fassino, che ha aggiunto: «Il taglio di 1 miliardo per città metropolitane e province rischia di far partire in default questi nuovi enti». Per Fassino la verifica svolta dal ministero dell'Economia sugli effetti dei tagli previsti dalla legge di stabilità dà ragione alle previsioni fatte dai Comuni. E «cuba un taglio per 3,7 miliardi di euro».

Chiamparino: costi standard per tutti
Allarme simile quello di Sergio Chiamparino. «Faremo le nostre proposte - ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni - che si muovono lungo due assi principali: rendere più stringente il patto della salute per recuperare risorse per fare investimenti in sanità e costi standard per tutti». Per Chiamparino se non ci sarà un percorso «condiviso che consenta di gestire in modo sostenibile i 4 miliardi di tagli» c'è il rischio di un aumento delle imposte locali.

Upi: a rischio scuole, strade e trasporti
Mentre Daniele Bosone, rappresentante dell'Upi (Unione province italiane) ha dichiarato che «le simulazioni operate con riduzioni progressive di 1,2 e 3 miliardi nel triennio sono chiare ed indicano l'impossibilità di mantenere alcun tipo di servizio, neanche minimo» tra cui «strade, scuole e trasporto pubblico locale»

Confcommercio: se aumento Iva crollo consumi 65 mld
A lanciare l’allarme sul rischio crollo consumi è stato l’ufficio studi di Confcommercio, per il quale se si attueranno gli aumenti Iva previsti dalla legge di stabilità per il triennio 2016-2018 «si avranno complessivamente 65 miliardi in meno di consumi da parte delle famiglie». Nelle clausole di salvaguardia della legge di stabilità l'incremento dell'Iva, spalmato tra il 2016 e il 2018, porterebbe le aliquote dal 10 al 13% e quelle dal 22 al 25,5%.

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