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Questo articolo è stato pubblicato il 07 novembre 2014 alle ore 12:35.
L'ultima modifica è del 07 novembre 2014 alle ore 14:11.

Nuovo minimo storico del rublo nei confronti dell’euro. La moneta comunitaria ha superato per la prima volta il valore di 60 rubli. E la valuta russa ha perso terreno anche nei
confronti del dollaro, con un cambio di uno a 48,64 a metà mattinata. Il rublo, spinto verso il basso dai prezzi del petrolio e dalle tensioni per la crisi ucraina, ha così superato anche la soglia psicologica dei 60 rubli per un euro, salendo a 60,27. «Il mercato dei cambi è vicino a una situazione di panico che minaccia la stabilità finanziaria», avvertono gli analisti della banca pubblica Vtb24

La discesa del rublo sta proseguendo oggi per il terzo giorno di fila. Due giorni fa la Banca centrale di Mosca ha annunciato che limiterà gli interventi a sostegno della valuta nazionale, un passo determinante verso la libera fluttuazione del rublo, mirato ad alleviare la pressione speculativa che ha portato a un’ondata di vendite senza precedenti nonostante il deciso aumento dei tassi deciso la scorsa settimana.

L’istituto centrale di Mosca ha annunciato che limiterà gli interventi giornalieri a 350 milioni di dollari, una cifra ben al di sotto di quanto ha speso nelle ultime settimane - in alcune sedute l'intervento ha superato i due miliardi di dollari - consentendo al rublo di perdere quota sotto la pressione delle vendite. Il meccanismo in vigore fino a ieri prevedeva interventi di vendita di euro e dollari ogni volta che il rublo superava i margini della banda di oscillazione fissata dall’istituto centrale, un automatismo che secondo alcuni analisti incoraggiava gli speculatori.

Tra sanzioni per la crisi ucraina, economia in crisi e petrolio in calo, il rublo ha perso il 25% del suo valore contro il dollaro dall’inizio dell’anno. Mosca ha detto che non intende bruciare le sue pur ampie riserve per sostenere la valuta, ma ad ottobre ha speso 30 miliardi di dollari per rallentarne la caduta.Venerdì scorso la Banca centrale ha annunciato un rialzo dei tassi di un punto percentuale e mezzo a 9,5%, nel tentativo di fermare lo scivolone del rublo e di riportare l’inflazione sotto controllo. Ma la divisa ha continuato a perdere quota.

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