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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2014 alle ore 13:02.
L'ultima modifica è del 08 novembre 2014 alle ore 19:52.

L’auto del segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini è stata aggredita da alcuni giovani dei centri sociali a Bologna, mentre nel pomeriggio un cronista del Resto del Carlino è stato picchiato e preso a calci da un gruppo di “antagonisti”.
L’europarlamentare avena intenzione di recarsi in visita al campo rom di via Erbosa; la sua auto era ferma a un centinaio di metri di distanza per decidere cosa fare, visto che l'ingresso del campo Rom era presidiato da una cinquantina di ragazzi dei centri sociali guardati a vista dalle forze dell'ordine. Il segretario della Lega si era fermato insieme al sindaco di Bondeno Alan Fabbri e alla consigliera comunale Lucia Borgonzoni nel parcheggio dell'Hippobingo di via dell'Arcoveggio. Qui è stato raggiunto da alcuni contestatori, che hanno iniziato a lanciare slogan contro di lui.
A questo punto Salvini è salito sulla sua auto, sempre accompagnato da Fabbri e Borgonzoni, ma alcuni ragazzi hanno tentato di sbarrargli la strada, salendo anche sulla macchina. Ci sono stati attimi di tensione, tanto che la macchina è ripartita sgommando facendosi largo tra i contestatori, che hanno protestato affermando che due di loro sono stati investiti di proposito. L'auto si e' allontanata ancora inseguita dai ragazzi dei centri sociali.
Salvini su Facebook: «I balordi hanno distrutto la macchina, ma noi stiamo bene, bastardi»
In seguito, Matteo Salvini ha su Facebook la foto della sua auto dicendo che è stata «danneggiata» da alcuni militanti dei centri sociali vicino a un campo rom nel Bolognese. Nelle immagini si vedono i vetri dell’auto crepati o sfondati. «Così i balordi dei centri sociali hanno distrutto la nostra macchina, prima ancora che ci avvicinassimo al campo rom. Noi stiamo bene. Bastardi», scrive su Facebook Salvini, postando una foto della sua auto con il parabrezza infranto. «Questo è l'interno della macchina assaltata dai balordi dei centri sociali. Dietro erano sedute due ragazze e Alan Fabbri. Stanno tutti bene, ma questa non è democrazia», ha scritto il segretario della Lega Nord in un post successivo, pubblicando, appunto, un'altra immagine dell'auto dall'interno, in cui si vede il vetro spaccato.
Durante al successiva conferenza stampa, il segretario della Lega ha detto: «Io in questo campo nomadi ci torno. È la prima volta in venti anni che mi capita una cosa del genere - ha aggiunto - C'è il Daspo ai tifosi, mi chiedo perché certa gente sia in giro per Bologna. Deve essere rinchiusa e va buttata la chiave. Se ci fossimo fermati - ha spiegato - ci avrebbero massacrato e ora staremmo facendo la conferenza stampa in ospedale». Salvini ha poi confermato di voler denunciare «i cretini che inneggiano alla violenza» anche sui social network: «Li faccio segnalare e li denuncio tutti». Poi rispondendo al manifestante investito che aveva parlato di una reazione al tentativo di investimento, Salvini ha detto: «Chiedo l'arresto e lo sgombero di questo manifestante».
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