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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2014 alle ore 08:11.

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Governo in campo sul dossier-pensioni, cioè il rischio che la caduta del Pil possa determinare il taglio degli assegni previdenziali futuri. Ad aprire il confronto è la richiesta che l'Inps sta inviando ai ministeri del Lavoro e dell'Economia per sapere come applicare il nuovo tasso annuo di capitalizzazione dei contributi, per la prima volta negativo. Ministeri al lavoro contro il rischio di sottrarre soldi al "salvadanaio previdenziale".
D'Angerio, Prioschi u pagina 3
con l'analisi di
La rivalutazione delle pensioni
-0,2%
Il tasso di rivalutazione da applicare al montante contributivo previdenziale per il 2014 è pari a -0,1927% e per la prima volta dalla sua introduzione è risultato negativo
5,6%
Il primo valore effettivamente utilizzato per la rivalutazione, dopo l'introduzione del sistema contributivo avvenuto con la legge 335 del 1995, è quello del 1997, pari a 5,5871%
5,9%
Il valore massimo è stato toccato nel 1999, con un tasso del 5,8503 per cento. Da allora è iniziato un calo quasi continuo, con un tracollo nel 2010, per effetto dei un Pil a -5,5% nel 2009

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