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Questo articolo è stato pubblicato il 11 novembre 2014 alle ore 10:51.
L'ultima modifica è del 11 novembre 2014 alle ore 11:22.

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«Il dottor Spencer non rappresenta alcun rischio per la salute pubblica e sarà dimesso dall'ospedale domani», ha annunciato il Dipartimento di salute di New York in una nota. E insieme a lui in molti hanno tirato un sospiro di sollievo. Craig Spencer, il medico di New York che aveva contratto l'ebola in Guinea, è dunque perfettamente guarito .

La vicenda di Spencer aveva causato forte allarme a New York, spingendo il governatore dello Stato, Mario Cuomo, e il collega del vicino New Jersey Chris Christie a decidere una quarantena per chi arriva nei due aeroporti della Grande Mela dopo aver avuto contatti con ammalati di ebola.

Spencer, 33 anni, è stato ricoverato il 23 ottobre, diversi giorni dopo essere tornato dalla Guinea dove aveva curato malati di Ebola con Medici Senza frontiere. Nei giorni precedenti, il medico aveva incontrato amici, preso il taxi, cenato fuori e giocato a bowling. Ma malgrado il timore che avesse sparso il contagio, nessuno è fino ad oggi risultato infettato. Il medico, che è stato curato anche con il siero ricavato dal sangue di una missionaria sopravvissuta alla malattia, terrà oggi una conferenza stampa. Non è chiaro però se tornerà a casa, dove la sua fidanzata è ancora sottoposta a misure di isolamento anche se non ha sviluppato alcun sintomo.

Le misure decise da Cuomo e Christie sono state molto criticate da chi teme che così si finisca per scoraggiare i medici e gli infermieri dal recarsi in Africa per curare i malati di ebola. Molte polemiche ha sollevato l'unico caso di quarantena che si è finora verificato: l'infermiera Kaci Hickox, inizialmente costretta ad una sorta di ricovero coatto in ospedale sotto una tenda di plastica. La donna ha poi ottenuto di potersi recare nella sua casa nel Maine e ha successivamente sfidato l'invito a rimanere isolata facendo una passeggiata in bicicletta.

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