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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2014 alle ore 20:16.
L'ultima modifica è del 12 novembre 2014 alle ore 20:27.

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Ecco il testo del comunicato congiunto di Matteo Renzi e Silvio Berlusconi al termine dell’incontro.

«L'Italia ha bisogno di un sistema istituzionale che garantisca governabilità, un vincitore certo la sera delle elezioni, il superamento del bicameralismo perfetto, e il rispetto tra forze politiche che si confrontino in modo civile, senza odio di parte». Inizia cosi' il comunicato congiunto Pd-FI diffuso al termine del faccia a faccia tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, accompagnati dai rispettivi “sherpa”, a Palazzo Chigi, sul tema della riforma elettorale.

«Queste sono le ragioni - si ricorda - per cui Partito Democratico e Forza Italia hanno condiviso un percorso difficile, ma significativo, a partire dal 18 gennaio scorso con l'incontro del Nazareno».

«L'impianto di questo accordo - si assicura - è oggi più solido che mai, rafforzato dalla comune volonta' di alzare al 40% la soglia dell'Italicum, e dall'introduzione delle preferenze dopo il capolista bloccato nei 100 collegi».

«Le differenze registrate sulla soglia minima di ingresso e sulla attribuzione del premio di maggioranza alla lista, anziché alla coalizione, non impediscono di considerare positivo il lavoro fin qui svolto e di concludere i lavori in Aula al Senato dell'Italicum entro il mese di dicembre e della riforma costituzionale entro gennaio 2015», è l'indicazione di percorso.
«Questa legislatura che dovrà proseguire fino alla scadenza naturale del 2018 costituisce una grande opportunità per modernizzare l'Italia. Anche su fronti opposti, maggioranza e opposizioni potranno lavorare insieme nell'interesse del Paese e - si rimarca ancora come a dare una cornice all'accordo sullo specifico tema della riforma - nel rispetto condiviso di tutte le Istituzioni».

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