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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2014 alle ore 11:10.
L'ultima modifica è del 12 novembre 2014 alle ore 14:15.

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La Corte costituzionale non perde tempo. Appena integrata dai tre componenti indicati dal Parlamento in seduta comune e dal capo dello Stato (ieri il giuramento al Quirinale dei neo giudici Daria de Pretis, Nicolò Zanon e Silvana Sciarra), oggi la Corte costituzionale ha eletto con 0tto voti a favore su 14 Alessandro Criscuolo suo nuovo presidente. Il neo presidente ha quindi scelto come vicepresidenti i giudici Marta Cartabia e Giorgio Lattanzi. Al momento la Corte non è ancora al completo perché il Parlamento deve ancora eleggere il 15 mo giudice.

Criscuolo: per Consulta collegialità garanzia di qualità
Lattanzi, al pari di Criscuolo, è stato indicato per la Consulta dai giudici della Corte di cassazione, mentre Cartabia fu nominata dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano. «L'indicazione dei vicepresidenti è stata mia - ha spiegato Criscuolo nel corso della tradizionale conferenza stampa successiva alal sua elezione - poi sono stati scelti dalla Corte». Il fatto che vi siano due vicepresidenti «rende quanto più collegiale possibile il nostro lavoro - ha detto il nuovo presidente - la collegialità è garanzia di una migliore qualità del lavoro che la Corte svolge».

Riforma elettorale, spetta a Parlamento trovare i tempi necessari
Con i giornalisti, il neo presidente gha fatto anche un accenno alla riforma elettorale. «Sui tempi non sono un profeta, non sono in grado di fare previsioni - ha spiegato - certo la legge elettorale è una legge necessaria, il paese non ne può fare a meno». «Spetta al Parlamento trovare i tempi necessari perché questo si faccia», ha aggiunto. Alla domanda se il Parlamento sia in grado di fare la legge elettorale, il presidente ha risposto: «Certamente sì».

Presidenza “lunga”: terminerà nel 2017
Criscuolo è stato eletto giudice costituzionale il 28 ottobre 2008 dai magistrati della Suprema Corte, ha giurato l'11 novembre 2008 e resterà quindi in carica per un triennio, fino all'11 novembre 2017. Il suo sarà dunque un mandato “lungo”, rispetto alla media delle ultime presidenze, di durata assai più limitata, che spesso hanno attirato critiche sull’opportunità di un continuo ricambio al vertice della Corte.

In magistratura dal ’64, negli Anni 80 ha guidato anche l’Anm
Nato a Napoli nel 1937, Criscuolo è entrato in magistratura nel 1964. Nel corso della sua carriera ha lavorato al tribunale e alla Corte d'appello di Napoli. In seguito è diventato giudice della Corte di Cassazione, dove ha rivestito anche i ruoli di presidente titolare della sesta sezione penale e della prima sezione civile. Tra il 1990 e il '94 è stato componente togato del Csm; tra il 1984 e il 1988 ha guidato anche l'Associazione nazionale magistrati. Tra gli incarichi ricoperti dal neo presidente della Consulta anche quello di giudice del Tribunale superiore delle acque pubbliche.

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