Stabilità, Camusso: venerdì 5 dicembre sciopero generale, Cisl e Uil si uniscano a noi

La Cgil ha scelto la data di venerdì 5 dicembre per uno sciopero generale di 8 ore, con manifestazioni a livello territoriale contro la legge di Stabilità e il Jobs Act. L’annuncio arriva dalla leader del sindacato, Susanna Camusso, che questa mattina ha presentato una proposta in tal senso al Direttivo della Cgil, che la ha approvata al . «L’appello che facciamo a Cisl e Uil - ha detto Camusso - è di convergere» sullo sciopero generale del 5 dicembre, quando era già stato fissata congiuntamente l’astensione dal lavoro dei dipendenti della scuola.

Ironia sui social network: un “ponte” geniale
La scelta della Cgil di proclamare lo sciopero generale di otto ore stabilendo come data il 5 dicembre, suscita l'ironia e, in qualche caso, la rabbia di molti utenti Twitter. Sotto accusa non ci sono tanto le ragioni della mobilitazione indetta dal sindacato, ma la scelta della data: quel «venerdì 5 dicembre» che, aggiunto al weeek end e a lunedi' 8 (festa dell'Immacolata), consentirebbe a molti di usufruire di un lungo ponte festivo, con ben quattro giorni «di vacanza».

Carbone: il ponte è servito. Landini: mi fa ridere, piazze strapiene
Durissima la reazione di una parte dei vertici del Pd, con il membro della segreteria, il renziano Ernesto Carbone, che su twitter ha assestato un doppio colpo: «E' questa l'idea che ha la Cgil di uno strumento così importante come lo sciopero?». E facendo i conti delle giornate successive alla data di convocazione, ha constatato: «Il ponte è servito...». Pronta la replica del segretario della Fiom Maurizio Landini: «Sciopero ponte? La cosa mi fa solo ridere. Basta guardare le piazze, sono strapiene. Senza considerare che uno sciopero costa molto ad un lavoratore. E' una vera sciocchezza dire questo».

Renzi: sindacato fa suo lavoro, merita rispetto
Le ironie nel Pd sono state stoppate dal premier-segretario Renzi nel corso della direzione del partito convocata in nottata: «Il sindacato fa il suo mestiere e se decide di fare gli scioperi generali merita rispetto», ha detto Renzi. Sulla stessa lunghezza d’onde il presidente del Pd Matteo Orfini: «Non condivido le ragioni dello sciopero della Cgil. Ma un lavoratore che sciopera sacrifica molto. Ironizzare sulla data è un'inutile offesa».

Camusso: dubito governo cambi legge stabilità, avanti con sciopero
La scelta del 5 dicembre, ha spiegato Camusso, risponde alla volontà di proseguire la protesta espressa dai lavoratori pubblici con la manifestazione di sabato a Roma. La convocazione dei sindacati da parte del ministro della funzione pubblica, Marianna Madia, per il 17 novembre (per discutere la riforma della pubblica amministrazione), non cambia la situazione dal momento che secondo il leader della Cgil il Governo non ha intenzione di cambiare in modo strutturale la Legge di Stabilità. «Siamo sempre pronti a farci stupire dagli effetti speciali ma dubito che il governo si stia accingendo a decidere un cambiamento strutturale della legge di stabilità. Per questo penso che dobbiamo continuare a sostenere la nostra mobilitazione, rafforzando le iniziative unitarie ma dandogli una impronta generale».

L’appello a Cisl e Uil: si uniscano a noi
La decisione della Cgil rischia però di spaccare il fronte sindacale. La convocazione a Palazzo Chigi delle parti sociali per il 17 novembre da parte del ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia (dopo la manifestazione degli Statali sabato scorso)
è stata letta dalla Uil come «un'apertura del governo» con il segretario generale aggiunto, Carmelo Barbagallo che ha detto: «Ho fatto bene a chiedere di aspettare» a proclamare lo sciopero generale. Nonostante il rischio di frattura con gli altri sindacati, la Cgil ha lanciato un appello per convergere sulla data del 5 dicembre per lo sciopero generale: «La proposta che facciamo a Cisl e Uil è di convergere tutti su quella data. Credo sia interesse e responsabilità di tutti ascoltare le piazze e le iniziative che ci sono»

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