«Quattro giovani su 10 sono disoccupati» e altri miti da sfatare: cosa manca davvero in Italia per trovare lavoro
Siamo sicuri che il 40% dei ragazzi è disoccupato? E il problema è davvero legato alla congiuntura? Alcuni luoghi comuni sull'occupazione degli under 30
3. Disoccupazione e giovani, i miti da sfatare/ «La disoccupazione giovanile è naturale»

Secondo ricerche McKinsey, il rapporto “naturale” tra disoccupazione adulta e giovanile dovrebbe essere pari a un valore di 2 a 1: tasso di disoccupazione dei giovani superiore di due volte a quello della popolazione adulta. In Italia lo “spread” sale a 3,5, con più di 3 giovani disoccupati per ogni adulto senza lavoro.
Nulla di spiazzante, se si considera che le componenti strutturali - implicite al sistema - contribuiscono per il 40% alla disoccupazione giovanile, contro il 60% imputabili a ragioni “naturali” e legate al ciclo economico.
Tra le carenze made in Italy nel passaggio da scuola a lavoro, McKinsey elenca fattori come «scelta di percorsi formativi non allineati con il mondo del lavoro» e «inefficienza nei meccanismi di collocamento dei giovani nel sistema del lavoro» . Vale a dire, rispettivamente, il mismatch tra competenze teoriche e profili richiesti dalle aziende e un sistema di inserimento sul lavoro che resta ancorato a canali poco oggettivi come «amici e conoscenze» in quasi 3 casi su 10.
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