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«Quattro giovani su 10 sono disoccupati» e altri miti da sfatare: cosa manca davvero in Italia per trovare lavoro

Siamo sicuri che il 40% dei ragazzi è disoccupato? E il problema è davvero legato alla congiuntura? Alcuni luoghi comuni sull'occupazione degli under 30

1. Disoccupazione e giovani, i miti da sfatare/ «Più di 4 giovani su 10 sono disoccupati»

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L'Istat ci dice che a settembre 2014 il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) ha raggiunto il 42,9%. La percentuale è allarmante, ma non significa che «4 giovani su 10 sono disoccupati»: gli under 24 che rientrano nella categoria sono 698mila, l'11,7% della popolazione nella stessa fascia d'età. Poco più di uno su 10. Cosa non quadra? L'equivoco sta nel metodo di calcolo del tasso di disoccupazione giovanile, non a caso tra i parametri più contestati per la valutazione sullo stato di salute di un Paese.

La misurazione vigente si basa sul rapporto tra la quota di giovani disoccupati (698mila, come si è visto sopra) e il totale di quelli “attivi” (categoria che include chi ha un lavoro o lo sta cercando, cioè gli stessi disoccupati: 930mila i primi, sempre 698mila i secondi, per un totale di 1.628.000 unità).

Restano fuori dalla rilevazione i «giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, ad esempio perché impegnati negli studi»: quasi 4,4 milioni di persone, il 72,7% della popolazione interessata.

La percentuale che risulta è spinta quindi al rialzo dal fatto che la quota di disoccupati “effettivi” (698mila) è divisa per una forza lavoro ridotta e inferiore a quella che potrebbe rappresentare (perché non include al suo interno universitari, liceali, allievi di istituti tecnici superiori...).

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