Mattone ti odio. Ecco i 6 motivi per i quali è finito l'amore tra gli italiani e la casa
La conferma è arrivata dal sondaggio Acri-Ipsos, diffuso durante la Giornata del Risparmio: in appena otto anni gli italiani convinti che quello immobiliare sia il miglior investimento sono precipitati dal 70% al 24%. Ecco perché
di Enrico Marro
3. Mattone ti odio / La giungla insidiosa delle mille tasse
Secondo Nomisma l'elemento fiscale, se escludiamo la componente di investimento, ha avuto un ruolo più contenuto nell'addio degli italiani al mattone. «Sono stati altri i driver di un periodo negativo. Però questo elemento si aggiunge, nella direzione sbagliata, assommando provvedimenti errati e contraddittori». Il giro di vite fiscale ha comunque contribuito a far scendere i prezzi, come mostra quest'analisi di Saverio Fossati e Gianni Trovati sui dati dell'OMI (Osservatorio immobiliare dell'agenzia delle Entrate). E non è finita, perché le giravolte della tassazione sul mattone non danno pace, come spiega quest'altro articolo. I Comuni stanno per costringere 16 milioni di contribuenti a rifare i conti a dicembre, quando pagheranno il saldo Imu con aliquote in gran parte diverse dal 2013 (e dall'acconto di giugno). Nella corsa agli emendamenti allo Sblocca Italia si è poi consumata una farsa sull'Iva al 4% per i lavori di recupero edilizio e di risparmio energetico, pretendendo di recuperare il mancato gettito con l'innalzamento al 10% dell'Iva sull'acquisto delle prime case di nuova costruzione. Peccato che nessuno avesse tenuto conto delle coperture a fine giro e, quindi, in poche ore tutti questi progetti siano stati bocciati dallo stesso Governo. C'è poi la revisione del catasto, che raddoppierà la base imponibile degli immobili con una vaga garanzia di invarianza di gettito (vaga, in particolare, a livello comunale).
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