Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 13 novembre 2014 alle ore 06:40.

My24

Gianni Dragoni
Sono partite le grandi manovre per le nomine dei vertici dell'amministrazione alla Camera e al Senato.
A Montecitorio sono in corso le consultazioni riservate per la scelta del successore del segretario generale, Ugo Zampetti, in carica da 15 anni. Zampetti lascerà entro fine anno, avendo compiuto i 65 anni.
Il Senato ha varato ieri un'infornata di nomine, tre vicesegretari generali (uno in più della Camera) e 13 direttori di servizio, equivalenti ai capi servizio a Montecitorio.
Tra i nuovi vicesegretari di Palazzo Madama c'è Federico Toniato, il giovane funzionario che nel novembre 2011, a 36 anni, fu scelto da Mario Monti (su indicazione di Renato Schifani) come assistente. Vicino all'allora segretario di Stato del Vaticano Tarcisio Bertone e ad ambienti dell'Opus Dei, Toniato è stato l'ombra di Monti premier e vicesegretario generale di Palazzo Chigi. Tornato al Senato, era uno dei segretari dell'assemblea. Con questa promozione, sostenuta dal centrodestra, Toniato ha scavalcato molti candidati interni. Gli altri due nuovi vicesegretari generali sono Alfonso Sandomenico, direttore del collegio dei questori, in quota al Pd e Gianni Orsini, direttore affari generali, voluto direttamente dal presidente del Senato, Pietro Grasso.
A Montecitorio è sfumata l'ipotesi che il segretario generale ottenesse una proroga di un anno. L'ipotesi sembrava finalizzata a mantenere Zampetti nel vivo dei giochi per la carica di segretario generale del Quirinale, in caso di ritiro del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
In corsa per la successione al capo di un'amministarzione che gestisce un bilancio con più di un miliardo di euro di spese all'anno e 1.443 dipendenti ci sono diversi candidati. Ha guadagnato terreno la candidatura di Fabrizio Castaldi, 43 anni, da un anno capo della segreteria della presidente della Camera, Laura Boldrini. Castaldi ha l'appoggio della Boldrini, cui spetta la proposta di nomina all'ufficio di presidenza della Camera, e della vicepresidente della Camera del Pd Marina Sereni.
A favore di Castaldi anche l'esperienza ad ampio raggio all'ufficio affari generali della Camera, dal quale passano molte pratiche delicate a supporto degli organi di decisione, dal personale al servizio assemblea. È figlio di un ex funzionario della Camera, Paolo Castaldi, mancato alcuni anni fa, già braccio destro di Donato Marra, l'ex segretario generale della Camera che ricopre lo stesso incarico al Quirinale.
Tra le possibili alternative c'è Giacomo Lasorella, capo del servizio assemblea, cinquantenne, gradito a parte del Pd e al vicepresidente della Camera Roberto Giachetti (Pd), con apprezzamenti nel M5S. È fratello della giornalista Carmen Lasorella.
Un altro potenziale candidato è il vicesegretario generale "anziano", Guido Letta, 61 anni, si è occupato in prevalenza di aspetti parlamentari. Cugino di Gianni Letta, trova sostegno nel centrodestra. Altri papabili sono l'altro vicesegretario generale, Aurelio Speziale, che si occupa di aspetti amministrativi, il capo del servizio studi, Annibale Ferrari. Sembra più un'autocandidatura quella di Vito Cozzoli, ex capo del servizio avvocatura di Montecitorio, capo di gabinetto del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi.
Le nomine decise dal Consiglio di presidenza di Palazzo Madama sono state criticate dal questore del M5S, Laura Bottici, che ha parlato di «subdolo escamotage di spartizione di poltrone. Mi sarei opposta ma non ho potuto», assente «a causa dell'alluvione a Carrara». Per il capogruppo dei senatori Pd, Luigi Zanda, tre vicesegretari generali sono troppi: «il numero dei vicesegretari generali sarebbe dovuto e potuto essere più contenuto». Zanda fa notare che l'«ampio pacchetto di nomine dirigenziali» è «un atto dovuto che arriva con molti, molti anni di ritardo».
Il Senato era in subbuglio perché da due anni erano paralizzate le nomine, molti servizi avevano dei capi ad interim, non c'erano più vicesegretari generali da un anno. Carenze imputate al segretario generale Elisabetta Serafin, nominata nel febbraio 2011 dal presidente Schifani sotto la spinta dell'allora vicepresidente della Lega Nord, Rosy Mauro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CANDIDATI E PROMOSSI

A Montecitorio
Sono in corso le consultazioni riservate per la scelta del successore del segretario generale, Ugo Zampetti, in carica da 15 anni, che lascerà entro fine anno, avendo compiuto i 65 anni. Tra i favoriti Fabrizio Castaldi, 43 anni, da un anno capo della segreteria della presidente della Camera, Laura Boldrini, e Giacomo Lasorella (capo servizio assemblea)
A Palazzo Madama
Varata ieri un'infornata di nomine: tre vicesegretari generali e 13 direttori di servizio. Tra i nuovi vicesegretari di Palazzo Madama c'è Federico Toniato, il giovane funzionario del Senato che nel novembre 2011, a 36 anni, divenne stretto collaboratore del premier Monti e vicesegretario generale di Palazzo Chigi

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi