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Questo articolo è stato pubblicato il 14 novembre 2014 alle ore 10:10.
L'ultima modifica è del 14 novembre 2014 alle ore 22:58.

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Prodotto interno lordo italiano a -0,1% nel terzo trimestre 2014, -0,4% tendenziale sul 2013. E’ questa la stima preliminare sul Pil trimestrale diffusa oggi dall’Istat, che rileva come si tratti del tredicesimo trimestre consecutivo senza crescita. Solo nel III trimestre dello scorso anno, su base congiunturale, il Pil fece registrare crescita zero e anche nel I trimestre di quest'anno. La variazione acquisita per il 2014 è pari a -0,3 per cento. Nel terzo trimestre il Pil mostra una variazione negativa dopo quella del secondo (-0,2%), quindi torna tecnicamente in recessione. In questo scenario, per i tecnici dell’Istat l'economia italiana è «ai livelli del 2000».

Domanda interna ancora debole
Il calo congiunturale, secondo l’Istituto di statistica, è il risultato di due fattori: da un lato la diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura e dell'industria, dall’altro un aumento nei servizi. Sul fronte della domanda, si registra un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte), parzialmente compensato da un apporto positivo della componente estera netta. Il terzo trimestre 2014 ha avuto quattro giornate lavorative in più del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al terzo trimestre del 2013.

«Il dato negativo sul Pil del III trimestre in linea con la stima di una contrazione dello 0,3% nella media del 2014 - commenta Sergio De Nardis, capoeconomista di Nomisma - Tra il 2011 e il 2013, erano tanto i consumi che gli investimenti a flettere; nel 2014, sono soprattutto gli investimenti a rimanere in territorio negativo».

Il confronto internazionale
Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dell'1,2% negli Stati Uniti e dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,9% negli Stati Uniti e del 3,0% nel Regno Unito.

Italia e Cipro sono gli unici Paesi europei a registrare nel terzo trimestre del 2014 un andamento del Pil negativo. Anche la Grecia è tornata a crescere, ad un ritmo dello 0,7%. Positivo anche il dato tedesco (+0,1%), così come quello francese (+0,3%), al di sopra delle attese degli analisti. Entrambi i Paesi avevano registrato nel trimestre precedente una battuta d'arresto.

Palazzo Chigi: calo 0,1 % atteso, non preoccupa
Il dato trimestrale sul Pil a -0,1% era largamente atteso: ciò non consola, ma neanche preoccupa. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi ricordando che esiste un problema crescita in Italia, ma «ormai il tema riguarda tutta l'Europa».

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