Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 14 novembre 2014 alle ore 13:08.
L'ultima modifica è del 14 novembre 2014 alle ore 13:43.

Nel cantiere della delega del Jobs act si affaccia l’accordo raggiunto nel Pd. Ecco le novità per il Jobs act che hanno visto un confronto teso con Ncd. Le regole, ha ribadito Renzi, entreranno in vigore il 1° gennaio 2015. L’articolo 18 sarà superato, ci sarà una riduzione delle forme contrattuali e i con trolli a distanza potranno essere solo sui macchinari. Previsto anche l’arrivo di più fondi per gli ammortizzatori sociali (da 2 a 3,4 miliardi). Si vota sugli emendamenti (ne sono stati presentati 550) da domenica alle 16 a giovedì 20 novembre. Il provevdimento arriverà in aula alla Camera il 26 novembre per poi tornare al Senato in terza lettura. Ecco le novità in sintesi
Ammortizzatori
Le risorse per gli ammortizzatori sociali dovrebbero aumentare da 2 a 3,4 miliardi. In questa cifra son o compresi i 700 milioni per la Cig in deroga. Le risorse sono previste anche per finanziare il sistema della cassa integrazione e della mobilità in deroga, con il rischio di un esaurimento prima ancora del debutto delle nuove tutele previste in costanza o dopo la perdita del posto di lavoro per una platea più estesa di beneficiari.
Articolo 18, ricorso al giudice per i licenziamenti disciplinari
Su fronte dell’articolo 18 la modifica avverrebbe in base all’ordine del giorno votato a fine settembre dalla direzione del Pd. Sui licenziamenti viene introdurre nel testo della delega la possibilità di reintegro anche in alcuni casi di licenziamenti disciplinari e confermato per quelli discriminatori. Sui licenziamenti economici è previsto un indennizzo economico certo e crescente con l'anzianità, eliminando la possibiltà di reintegro.
Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro: monitoraggio rafforzato sulle misure
Monitoraggio rafforzato sul pacchetto di misure previste dal Jobs Act in tema di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Si prevedono misure che spaziano dall'estensione dell'indennità di maternità anche alle lavoratrici parasubordinate per le quali non sono stati versati contributi a forme di credito d'imposta per le donne lavoratrici (anche autonome) con figli disabili non autosufficienti.
Contratti: verso lo sfoltimento
Obiettivo della delega è il riordino delle tipologie contrattuali esistenti. Per le nuove assunzioni ci sarà un contratto unico a tutele crescenti in base all'anzianità di servizio. Mentre si punta a una riduzione delle altre forme contrattuali, a partire dai cocopro che vengono definiti nell'ordine del giorno approvato dalla direzione Pd un «unicum italiano». Salvaguardati invece i veri rapporti di collaborazione, quelli cioè dettati da esigenze dei lavoratori.
Controlli a distanza
Le nuove regole previste dalla delega per la «disciplina dei controlli a distanza» delle attività produttive sono soft. Il governo potrà aprire all'uso delle telecamere o altre strumentazioni tecnologiche sui luoghi di lavoro che oggi sono espressamente vietate dallo Statuto dei lavoratori. Ma i controlli dovranno essere sui macchinari. Previsto un ruolo speciale delle commissioni parlamentare sulla verifica dei testi dei decreti delegati.
Mansioni: la nuova disciplina
L'articolo 13 dello Statuto dei lavoratori prevede oggi che «il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito». La delega prevede, invece, la possibilità di una nuova disciplina delle mansioni, contemperando l'interesse dell'impresa all'utile impiego del personale in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione con l'interesse del lavoratore alla tutela del posto e della professionalità.
©RIPRODUZIONE RISERVATA