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Questo articolo è stato pubblicato il 14 novembre 2014 alle ore 14:39.
L'ultima modifica è del 14 novembre 2014 alle ore 14:47.

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«Credo L'Expo possa essere importante, direttamente perché nel periodo dei sei mesi si parla di migliaia di assunzioni, in prevalenza giovani». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, durante l'intervista rilasciata durante la manifestazione Orientagiovani che si è tenuta a Reggio Emilia. Il numero uno degli industriali italiani ha detto «che è il primo grande evento dopo la crisi: spero, mi auguro fortemente, che sia l'inizio per uscire da questa maledetta crisi».

Napolitano: consapevolezza del ruolo della formazione
Con iniziative come la 21.ma giornata di Orientagiovani «si contribuisce a fornire agli studenti una visione realistica, ma anche stimolante, delle opportunità offerte dalla nostra industria manifatturiera in continua trasformazione». Con queste parole, riportate in un telegramma rivolto al presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha salutato la platea degli studenti presente all'evento di Reggio Emilia. «L'impegno di Confindustria - prosegue il telegramma - volto ad aiutare i giovani nelle loro scelte professionali, testimonia che vi è consapevolezza del ruolo fondamentale delle politiche di formazione e orientamento per uno sviluppo duraturo dell'economia». Tutto questo, sottolinea il Presidente della Repubblica, «non può prescindere dal pieno utilizzo delle potenzialità delle giovani generazioni».

La politica di rigore Ue è stata una scelta sbagliata
Le politiche di rigore imposte dall'Unione europea sono state una «scelta sbagliata». Si sarebbe dovuto fare come gli Stati Uniti che hanno messo liquidità nel sistema e ora crescono del 3 o 4% a trimestre. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, conversando centinaia di studenti delle scuole superiori di Reggio Emilia, in occasione della ventunesima Giornata nazionale Orientagiovani. «Gli uomini politici della mia generazione deve fare un esame di coscienza per creare occupazione: le politiche europee basate sul rigore sono sbagliate». Si sarebbe dovuto prendere come esempio gli Usa che «hanno deciso di investire sul futuro, mettendo tanta liquidita' nel sistema, e ora crescono del 3-4% ogni trimestre». All'Europa, secondo il leader degli industriali e' mancato questo, quindi ora «la politica deve credere nel futuro». Squinzi si è detto «pienamente europeista, sogno gli Stati Uniti d'Europa, ma io non li vedrò, forse li vedranno i miei figli. Ma ci vuole una determinazione forte».

Sistema scolastico vituperato, ma di assoluta eccellenza
Il sistema scolastico italiano è tanto vituperato, ma rispetto ad altri paesi è sicuramente di «assoluta eccellenza»m ha sottolineato Squinzi. Rispetto al passato, secondo il leader degli imprenditori, i giovani di oggi «hanno un vantaggio» e «molti più strumenti per aprirsi al mondo» e il loro apprendimenti è di qualità. La scuola italiana «si può sicuramente migliorare in particolare sul discorso dell'apprendistato - ha detto Squinzi -. Ma credo che il nostro tanto vituperato sistema scolastico è di assoluta eccellenza. Da imprenditore globale posso testimoniare che la qualità dei giovani che escono dalle nostre università e dalle scuole tecniche è di assoluto altissimo livello più di tanti altri paesi».

Lo Bello: per i giovani fondamentale l’esperienza all’estero
«Dobbiamo smetterla con l'idea che se i giovani vanno all'estero fuggono dal nostro Paese. Il concetto di fuga non esiste, è una sciocchezza. In un mondo globalizzato è fondamentale fare un'esperienza di formazione all'estero», ha sottolineato Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria per l'Education, intervistato durante la 21.ma giornata di `Orientagiovani´. Un'esperienza oltrefrontiera, ha spiegato, «permette di allargare gli orizzonti e dare più valore alla formazione che si è acquisita nel nostro Paese che è comunque fortemente innovativo: bisogna dare ai ragazzi l'occasione di mettere in gioco ciò che hanno studiato».

Quarantamila studenti coinvolti in Orientagiovani
Quest'anno Orientagiovani, manifestazione che ogni anno Confindustria dedica all'incontro tra imprenditori, giovani studenti e apprendisti, è giunta alla 21a edizione. E' quest'anno, che ha visto la collaborazione tra l'associazione degli industriali con Federmeccanica, Unindustria Reggio Emilia e Confindustria Modena, è centrato su uno dei settori di eccellenza del made in Italy: la meccanica. L'evento, che quest'anno ha sede a Reggio Emilia, ha come titolo «Fabbricazione: la meccanica del sapere» e vuole essere un viaggio nel mondo dell'industria, da quella «pesante» a quella «pensante». Si tratta di un invito alla riscoperta della fabbrica come luogo positivo e di tutti i percorsi di studio orientati all'industria. Sempre oggi, in tutta Italia, oltre 90 associazioni industriali in collaborazione con scuole, centri formativi e università, hanno celebrato altrettanti eventi locali sul territorio, coinvolgendo un totale di 40mila ragazzi. `Orientagiovani´ è infatti la scommessa di tutta l'industria italiana sul futuro. I lavori della `giornata´ di Reggio Emilia si sono concentrati su tre momenti chiave: fabbrica di futuro, fabbrica di competenze, fabbrica di opportunità. Bisogna «fabbricare» il lavoro che verrà. La fabbrica deve essere vista come luogo di eccellenza e di innovazione. E come luogo dove si può «mettere in moto il lavoro».

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