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Questo articolo è stato pubblicato il 17 novembre 2014 alle ore 20:58.

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Una foto di scena di 'Un mondo nuovo' dedicato alla storia di Altiero Spinelli (Ansa)Una foto di scena di 'Un mondo nuovo' dedicato alla storia di Altiero Spinelli (Ansa)

BRUXELLES - Socialisti ed euroscettici restano divisi anche sulla memoria dei padri fondatori dell'Unione europea. Occasione la proiezione questa sera all'Europarlamento di Bruxelles della nuova ficiton di Rai 1 “Un mondo nuovo” dedicato alla figura di Altiero Spinelli, autore del Manifesto di Ventotene, testo guida per tutti i federalisti europei. Alla presenza del presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, e del direttore generale, Luigi Gubitosi, gli europarlamentari hanno visto in anteprima la fiction realizzata da Alberto Negrin (“Perlasca”, “Bartali” “Borsellino, i 57 giorni”) e interpretato da Vinicio Marchioni (il “freddo” di Romanzo criminale”) e che verrà trasmessa in prima serata il 23 novembre su Rai 1. Assente, alla proiezione, ufficialmente solo per motivi di incompatibilità di “agenda”, la figlia di Altiero Spinelli Barbara, europarlamentare eletta nelle ultime elezioni Ue per la lista Tsipras.

La proiezione della ficition (che verrà presentato ufficialmente in Viale Mazzini a Roma giovedì prossimo) è stata promossa dalla presidente della Commissione Cultura dell'Europarlamento, Silvia Costa di S&D. «Questo film – ha spiegato la Costa - ci mostra i primi passi della Ue, a partire dagli ideali e dalle azioni di un gruppo di giovani, impegnati a superare totalitarismi e nazionalismi, immaginando un futuro libero, democratico e pacifico per l'Europa». Ma la Ue, ha aggiunto la Costa, «oggi è a un bivio: o rilancia il processo politico e di integrazione che era nel progetto di Spinelli del 1984 per diventare l'Europa dei popoli e non solo quella dei governi, o fallisce». Introducendo la proiezione, Costa ha ricordato le parole di uno dei padri fondatori dell'Europa: «La federazione europea non si propone di colorare in questo o quel modo un potere esistente. È la sobria proposta di creare un potere democratico europeo. Ma non possiamo costruire il nostro futuro - ha aggiunto l'eurodeputata - se non conosciamo il passato e le radici del sogno europeo». Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Ursula Hirschmann e Ada Rossi, ha osservato sempre la presidente della Commissione Cultura dell'Europarlamento «sono stati protagonisti autentici dell'europeismo lavorando per il sogno di un'Europa unita durante i giorni più bui della storia del nostro continente. Le loro figure rappresentano l'esempio concreto di come un'utopia politica può diventare realtà, e dovrebbero essere riconosciuti dalle nuove generazioni come icone».

Di diverso avviso Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare della commissione Esteri, eletto con il Movimento Cinque stelle e alleato agli euroscettici inglesi dell'Ukip di Nigel Farage. Secondo Castaldo «il sogno di un'Europa unita che aveva immaginato Altiero Spinelli è stato in parte tradito. L'Italia, ad esempio, è stata lasciata sola ad affrontare l'entrata di migliaia di migranti che trovano spesso la morte nel nostro Mediterraneo. Nascondersi dietro il velo dell'ipocrisia non risolverà questa terribile emergenza, soluzioni come quella di Frontex Plus restano un palliativo se non ci sarà una maggiore cooperazione tra i Paesi europei. Stati come il Lussemburgo hanno approfittato del loro sistema fiscale per lucrare alle spalle di altri, danneggiandone l'economia. Dovrebbero tutti riprendere in mano il Manifesto di Ventotene e riflettere sulla direzione da intraprendere. Vogliamo un'Unione dei burocrati, dei furbi o della solidarietà?».

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