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Questo articolo è stato pubblicato il 17 novembre 2014 alle ore 11:15.
L'ultima modifica è del 17 novembre 2014 alle ore 11:36.

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Il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro australiano Tony Abbott (Afp)Il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro australiano Tony Abbott (Afp)

Il presidente cinese Xi Jinping e il premier australiano Tony Abbott hanno firmato un accordo di libero scambio tra i due Paesi che permetterà alla maggior parte delle esportazioni australiane di entrare in Cina senza tariffe doganali per quattro anni e ridurrà gli ostacoli agli investimenti cinesi in Australia.

Il memorandum di intesa tra i due leader è stato siglato dopo dieci anni di negoziati. L'accordo riguarda i prodotti agricoli australiani come riso, latte e suoi derivati, lana e cotone, nonche' 40 servizi inclusa la salute, la previdenza e i servizi legali. Secondo il ministro del Commercio australiano, Andrew Robb, una volta a pieno regime l'intesa riguardera' il 99,9% dell'export australiano. L'accordo, ha detto Abbott, «creerà posti di lavoro e migliorerà il nostro livello di vita».

Il patto agevola gli investimenti delle imprese cinesi in Australia: viene infatti alzata da 248 milioni a un miliardo di dollari australiani la soglia che rende necessaria un’autorizzazione specifica delle autorità austrialiane sugli investimenti cinesi. Fa eccezione il settore delle terre agricole, dove la soglia scatta dai 515 milioni di dollari australiani.

L’intesa favorisce anche gli esportatori australiani di prodotti minerari, grazie all’immediata riduzione delle tariffe su rame, zinco e la maggior parte dei prodotti in alluminio. Ma i veri vincitori sono i produttori australiani dell’agroindustria, che potranno beneficiare di una graduale eliminazione dei dazi su formaggi, latte, burro e yogurt, attualmente sottoposti a tariffe medie del 9 per cento.

Patto Cina-Corea del Sud nel 2015
Pechino non si ferma qui. Cina e Sud Corea infatti, intendono siglare un accordo di libero scambio nel 2015. I due Paesi avevano già annunciato la settimana scorsa la volontà di concludere la trattativa che porterà all'eliminazione del 90% delle tariffe dai beni esportati. «Alcuni dettagli devono ancora essere perfezionati», hanno affermato i rappresentanti dei due governi.Una volta stipulato, l'accordo di libero scambio permetterà alla Cina di rimuovere il 92% delle tariffe dai beni esportati in Sud Corea e il 91% da quelli importati da Seul.

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