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Questo articolo è stato pubblicato il 18 novembre 2014 alle ore 07:17.
L'ultima modifica è del 18 novembre 2014 alle ore 07:42.

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Sempre per “Oliverio presidente” corre Vincenzo Nociti. Eletto nelle file dell'Udc nel 2011 al consiglio comunale di Reggio Calabria, fu assessore alla Pubblica istruzione con Demetrio Arena, alter ego politico di Giuseppe Scopelliti, sindaco. Nel 2002 però, era stato eletto, sempre nel consiglio comunale ma tre le fila di Forza Italia. A maggio di quest'anno sembra che volesse tornare in Forza Italia ma poi è stato fulminato sulla via di “Oliverio presidente”.

Pasquale Maria Tripodi, capolista del Centro Democratico ne ha vista una più del diavolo. È stato segretario della sezione dell'allora Dc di Bova Marina. Nel 1997, capeggiando una lista civica, è stato eletto sindaco di Bova Marina, incarico che ha coperto fino ad aprile del 2000. Nel 1998 si è iscritto allo Sdi. Nel novembre del 2000 è diventato capogruppo del Centro popolare calabrese. Nel luglio 2002 ha costituito un nuovo gruppo: Democratici popolari per l'Europa. Nella prima Giunta Loiero è stato assessore ai Trasporti. Dal 19 settembre 2006 è stato assessore alle Attività produttive fino al 29 novembre 2007. Nel 2010 è stato eletto nella circoscrizione di Reggio Calabria per l'Udc, a sostegno di Giuseppe Scopelliti, con 10.408 preferenze. Ora mette il suo sostanzioso pacchetto di voti a disposizione di Oliverio.

Elio Belcastro, già sindaco di Rizziconi, è coordinatore regionale del Movimento per l'Autonomia in Calabria. Alle elezioni regionali del 2005 è stato candidato è stato candidato per il Nuovo Psi, poi ha aderito al Mpa, che lo ha candidato alle elezioni politiche del 2006 nella lista congiunta con la Lega Nord. È eletto deputato alle elezioni politiche del 2008 per l' Mpa in Calabria. Successivamente ha aderito al nuovo partito “Noi Sud” e ha partecipato alla formazione del gruppo parlamentare di “Iniziativa Responsabile” alla Camera a sostegno del Governo Berlusconi IV. Il 28 luglio 2011 è stato nominato sottosegretario al ministero dell'Ambiente nel Governo Berlusconi IV. Oggi è candidato con “Calabria in Rete” per Oliverio.

Bruno Barillaro, già sindaco di Oppido Mamertina con una lista civica vicina al centrodestra, oggi corre con il Cdu.

A Reggio Calabria per Forza Italia corre Domenico Giannetta, ex assessore provinciale, sindaco di Oppido Mamertina, diventata tristemente famosa questa estate per un presunto inchino della statua della Madonna davanti alla casa di un boss.

In questa circoscrizione corre anche Luigi Tuccio, di Fratelli d'Italia, ex assessore all'Urbanistica con Demetrio Arena sindaco di Reggio Calabria. A fine 2011 fu i media nazionali e no si occuparono di lui: diede a Roberto Benigni del «comunista, miliardario ed ebreo» ma si scusò e rimase al suo posto. A marzo 2012, però, si dimise anche per le ulteriori polemiche legate ad un'operazione di ‘ndrangheta che aveva toccato la madre della sua compagna e a fine 2013 la Corte d'Appello di Reggio Calabria confermò la sua incandidabilità a seguito di alcuni passaggi della relazione prefettizia su Reggio Calabria, che nel 2012 portò allo scioglimento per contiguità con la ‘ndrangheta del consiglio comunale. Tuccio, come del resto altri ex consiglieri e amministratori dichiarati incandidabili, tra i quali l'ex sindaco di Reggio Calabria e assessore regionale uscente Demetrio Arena, ha fatto ricorso in Cassazione (anche perché ha sempre contestato quei passaggi delle relazione prefettizia) e nelle more della decisione corre per Fratelli d'Italia a sostegno di Wanda Ferro.

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