Jobs Act, ecco come cambia l'articolo 18 e la normativa sui licenziamenti
Ecco in sintesi come cambieranno le regole sui licenziamenti con l'emendamento del Governo approvato in commissione Lavoro alla Camera
5. Jobs act/ Termini per impugnare i licenziamenti
L'emendamento del Governo stabilisce che bisognerà prevedere «termini certi» per l'impugnazione del licenziamento. La riforma Fornero era in realtà già intervenuta in materia, ridefinendo l’intera procedura e istituendo un rito speciale per i licenziamenti avvenuti dopo l’entrata in vigore della legge. Oggi, prima di intraprendere l’azione giudiziale, il licenziamento deve essere impugnato stragiudizialmente per iscritto entro 60 giorni dalla data di comunicazione da parte del datore. La legge precedente (604/66) stabiliva sempre un termine di 60 giorni, ma dalla data di comunicazione dei motivi di licenziamento che poteva anche non essere contestuale. L’azione giudiziale può essere intrapresa non oltre il termine di 180 giorni (contro i 270 precedenti) che decorrono dalla data di impugnazione extragiudiziale. Il giudice del lavoro è tenuto a fissare l’udienza di comparizione delle parti nei 40 giorni successivi al deposito del ricorso.
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