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Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2014 alle ore 09:39.
L'ultima modifica è del 19 novembre 2014 alle ore 09:53.

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Samantha Cristoforetti (Ansa)Samantha Cristoforetti (Ansa)

Allacciare le cinture: mancano quattro giorni alla partenza di Samantha Cristoforetti per la Stazione spaziale internazionale. Nome della missione: Futura. Settimo astronauta italiano, Samantha è la prima donna nata in Italia a varcare i confini della Terra. Ora è in quarantena - insieme ai suoi due compagni di viaggio, gli astronauti Terry Virts (Nasa) e Anton Shkaplerov (Agenzia spaziale russa) – in attesa del lancio previsto il 23 novembre alle 22:01'13 (ora italiana) dal cosmodromo di Baikonour, in Kazakistan.

Realizza un sogno che coltiva fin da bambina
Ingegnere, pilota e capitano dell'Aeronautica militare italiana, Samantha è una donna molto determinata. Con questo viaggio porta a compimento un sogno che coltiva fin da bambina, quello di guardare da vicino le stelle. Un sogno per il quale si è fortemente impegnata, studiando con grande determinazione, laureandosi a Monaco in ingegneria meccanica con una specializzazione in propulsione spaziale e strutture leggere. Frequentando sia l'Ecole Nationale Supérieure de l'Aéronautique et de l'Espace di Tolosa sia, per dieci mesi, la Mendeleev University of Chemical Technologies a Mosca, dove ha scritto la sua tesi di Master in propellenti solidi per razzi. Il passo determinante nel 2009, quando è stata selezionata dall'Agenzia spaziale europea come astronauta fra 8.500 candidati. Oggi è uno dei sei astronauti scelti dall'Agenzia spaziale europea, gli Shenanigans.

Parla cinque lingue
Ha anche imparato a parlare correttamente inglese, francese, tedesco e russo, oltre all'italiano. E ha anche detto di voler imparare il cinese quando tornerà dalla missione. Ha raccontato ogni passo della sua preparazione sul sito Avamposto 42 .

Souvenir a bordo della Iss per parenti e amici
Samantha tiene anche molto al suo tempo libero: ama fare escursioni a piedi, immersioni ed esplorare grotte. Adora il nuoto, la corsa, il sollevamento pesi e lo yoga. Le piace il ballo e la lettura. «All'interno della navicella abbiamo davvero poco spazio ma porterò con me souvenir e ricordi di amici e parenti. Paura del lancio? No. Fluttuare sarà una cosa divertente». Proprio per dare un ricordo dello spazio ad amici e parenti porterà a bordo della stazione spaziale 500 piccolissimi libri di carta.

Una agenda giornaliera piena di impegni
Nei sei mesi di permanenza nello spazioSamantha ha un calendario ricco di impegni, scandito da un’agenda giornaliera . «Gli esperimenti che andremo a fare sono davvero tanti, circa 200, e dieci sono esclusivamente dell'Agenzia Spaziale Italiana», ha sottolineato. Porterà nello spazio anche una stampante in 3D e prenderà un caffè nello spazio. Con la macchina del caffè in orbita si svolgerà un esperimento sulla meccanica dei fluidi e sulla gestione di alte pressioni e alte temperature in ambiente spaziale. Complesso riuscire a far erogare un espresso perfetto in assenza di peso. Nella “cambusa di Samantha” ci saranno pasti spaziali predisposti appositamente per lei, tutti rigorosamente made in Italy. Non mancheranno la zuppa di legumi Presìdi Slow Food con piattella canavesana, lenticchia di Ustica, fava di Carpino e cece nero della Murgia. Un pizzico di Italia nell'immensità dello spazio.

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