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Jason Collins, il primo giocatore gay dello sport professionistico americano, ha annunciato il ritiro dal basket a pochi passi dai 36 anni. Il pivot con alle spalle 13 stagioni in Nba con 10 apparizioni ai playoff e due finali ha scelto Sports Illustrated per far sapere a tutti la sua scelta, lo stesso 'SI' attraverso cui il 29 aprile 2013 aveva fatto coming out dichiarando la sua omosessualità: "Mi ritiro. Penso sia ora di diventare un tifoso e guardare le partite dalla tribuna. E' stato il mio corpo a dirmi che era il momento e che Padre Tempo non si può sconfiggere".

Collins era diventato un'icona per il movimento omosessuale dopo quella dichiarazione "Sono un centro Nba di 34 anni: sono nero. E sono gay", che attirò l'attenzione di tutti, a partire dal presidente Barack Obama, e lo proiettò tra le 100 persone più influenti al mondo secondo la rivista Time. Collins ha aggiunto ancora: "La gente mi ha sempre appiccicato addosso un'etichetta. Io mi identifico con quello che sono, ed essere omosessuale fa parte della mia identità. Ma nel basket quello che mi interessa è che si parli di me come un ottimo compagno di squadra, qualcuno che ha sacrificato il proprio successo per il bene della squadra".

Il ritiro di Collins verrà celebrato al Barclays Center in occasione della sfida tra i Brooklyn Nets (la squadra per la quale ha giocato 532 delle sue 735 partite in carriera) e i Milwaukee Nets allenati da Jason Kidd, suo amico e grande ex compagno.

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