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Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2014 alle ore 16:24.
L'ultima modifica è del 19 novembre 2014 alle ore 16:53.

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«La limitazione all'uso del contante se» parallelamente «viene incentivata la moneta elettronica e altri strumenti di pagamento produce prevedibili effetti positivi sui consumi». Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso del question time alla Camera, nel quale ha risposto su varie interrogazioni parlamentari

Uso del contante superiore agli altri Paesi
«La previsione di una soglia - ha ricordato Padoan - è stata introdotta per la prima volta nel '91» e la normativa «non è stata modificata nella sostanza nel corso degli anni. Successivamente nel 2007 è stato vietato il denaro contante pari o sopra i mille euro», ma a questa norma «ci sono due deroghe». Poi, ha aggiunto, «alla normativa nazionale si aggiunge la normativa comunitaria». In Italia, ha proseguito Padoan, «l'uso del contante è superiore ad alcuni altri paesi europei e si avvicina a Spagna e Grecia. In Italia è minore l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici anche se non è distante dalle medie Ue». La scelta di introdurre una limitazione all'uso del contante, ha sottolineato, «è motivata dall'esigenza di far emergere l'economia sommersa e aumentare la tracciabilita' delle movimentazioni per contrastare il ricicliggio di capitali di provenineza illecita, l'elusione e l'evasione fiscale». Poi bisogna considerare che, ha aggiunto Padoan, «l'elevato costo della gestione del contante è lo 0,4% Pil, che diventa lo 0,5% in Italia, pari a circa 8 miliardi di euro l'anno».

Maltempo: il governo valuterà la proroga (costa 3 miliardi )
Al question time il ministro ha dichiarato che in seguito alle calamità naturali che hanno colpito la Liguria «è stato emanato un decreto in cui si è disposta la sospensione dei termini per i versamenti degli adempimenti tributari del periodo che va dal 10 ottobre al 20 dicembre 2014». Considerata la situazione di criticita' delle zone colpite «una eventuale proroga della sospensione potra' essere oggetto di valutazioni considerati i vincoli dei saldi di finanza pubblica». Padoan poi sottolinea che «una stima dell'ammontare della sospensione dei versamenti, per il solo periodo dal 10 ottobre al 20 dicembre, è di circa 3 miliardi di euro». Dunque «la richiesta di totale cancellazione» della riscossione dei tributi avrebbe «effetti sui saldi di finanza pubblica e una disparità di trattamento rispetto ad analoghe situazioni del passato». Senza dimenticare che in questo caso adozioni agevolative misure normativa Ue su aiuti di Stato.

Primi contatti Poste- Invitalia sulla Banca del Mezzogiorno
«Sui futuri assetti proprietari» della Banca del Mezzogiorno, ha detto Padoan, «Poste Italiane e Invitalia hanno in corso i primi contatti volti a esplorare la possibilità del passaggio del capitale della banca dalla prima alla seconda società, ferme restando le verifiche tecniche sulla normativa, interna ed europea» e «salve in ogni caso le finali valutazioni dei ministeri competenti».

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