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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2014 alle ore 10:32.
L'ultima modifica è del 02 dicembre 2014 alle ore 17:29.

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(Epa)(Epa)

Il Bosco Verticale di Milano, progettato da Boeri Studio (lo studio di architettura italiano di Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra) nel quartiere Porta Nuova si è aggiudicato l'International Highrise Award 2014 che premia il “più bel grattacielo del mondo”. «Il premio che è stato assegnato al Bosco Verticale rappresenta un riconoscimento all'innovazione nell'ambito dell'architettura - ha detto Boeri -. E' un invito a pensare all'architettura come un'anticipazione del futuro per ognuno di noi, non solo come l'affermazione di uno stile o di un linguaggio. Il Bosco Verticale è una nuova idea di grattacielo, in cui alberi e umani convivono. E' il primo esempio al mondo di una torre che arricchisce di biodiversità vegetale e faunistica la città che lo accoglie».

Il grattacielo ha stupito la giuria, presieduta dal vincitore dello scorso International Highrise Award, Christoph Ingenhoven, da parecchi punti di vista: “Il Bosco Verticale è un progetto meraviglioso! Espressione del bisogno umano di contatto con la natura. I grattacieli boscosi sono un vivido esempio di simbiosi tra architettura e natura. Il progetto è un'idea radicale e coraggiosa per le città di domani, rappresenta sicuramente un modello per lo sviluppo di aree ad alta densità di popolazione in altri paesi europei”.

Dalle motivazioni della giuria è dunque emersa l'importanza giocata nel così definito “Bosco Metropolitano” dalla simbiosi Natura-Architettura e dalla sostenibilità ambientale alla base del progetto, grazie alle sue due torri residenziali di 80 e 112 metri di altezza (27 e 19 piani, 113 residenze totali) in grado di ospitare 800 alberi fra i 3 e i 9 metri di altezza, 11.000 fra perenni e tappezzanti, 5.000 arbusti, per un totale di oltre 100 specie diverse: un corrispettivo di 20.000 metri quadrati di bosco e sottobosco che densificano in altezza il verde nella Città. Un'integrazione architettura-natura resa possibile grazie alla collaborazione tra Hines, Boeri Studio e i dottori agronomi-paesaggisti Laura Gatti ed Emanuela Borio.

Il Premio, nato nel 2003 grazie allo sforzo congiunto della città di Francoforte, del Museo dell'architettura di Francoforte (DAM) e di DekaBank che finanzia il progetto, è riservato ad architetti e developer le cui opere raggiungano almeno i 100 metri di altezza e che siano state terminate negli ultimi due anni. Sostenibilità, design e qualità degli spazi interni insieme all'integrazione nel contesto urbano di appartenenza sono i criteri seguiti per la selezione.

Per quest'ultima edizione, il DAM ha valutato oltre 800 grattacieli realizzati negli ultimi due anni in tutto il mondo, ha scelto 26 complessi residenziali da cui a settembre è stata selezionata la shortlist dei 5 finalisti: oltre al Bosco Verticale, il “De Rotterdam” a Rotterdam nei Paesi Bassi (151,3 metri) realizzato da Office for Metropolitan Architecture (OMA) di Rotterdam; “One Central Park” a Sydney, Australia (64,5 metri e 116 metri) realizzato da Ateliers Jean Nouvel di Parigi; “Renaissance Barcelona Fira Hotel” a Barcellona, Spagna (105 metri) realizzato da Ateliers Jean Nouvel di Parigi; “Sliced Porosity Block” a Chengdu, Cina (123 metri) realizzato da Steven Holl Architects di New York.


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