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Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2014 alle ore 16:06.

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NEW YORK - Il Pentagono ha un nuovo Segretario alla Difesa, Chuck Hagel, confermato ieri sera dal Senato. Ma la prima missione di Hagel minaccia di essere ingrata e pericolosa: far scattare tagli automatici di spesa che, in assenza di compromessi sul deficit tra democratici e repubblicani, scatteranno da venerdì e colpiranno anzitutto la spesa militare statunitense. Il conto alla rovescia verso i tagli - 85 miliardi di dollari nel 2013 per oltre la metà, 45 miliardi, al Pentagono - ha costretto a stilare elenchi di centinaia di migliaia di dipendenti civili del Pentagono il cui lavoro verrebbe congelato. L'obiettivo dell'amministrazione è quello di non compromettere la sicurezza nazionale, concentrando le riduzioni nella settimana lavorativa di gran parte degli 800.000 dipendenti civili, a quattro giorni da cinque, e decurtando i loro stipendi del 20 per cento.

Barack Obama ha però messo in guardia dai rischi e continuato a premere sui repubblicani perché accettino un compromesso. Visitando il Newport News Shipbuilding, un cantiere per sottomarini nucleari in Virginia, il presidente ha affermato che il cosiddetto “sequester”, i tagli automatici, «indebolirà l'efficacia delle nostre forze armate». Obama, parlando davanti a migliaia di dipendenti, ha aggiunto che il loro «posto di lavoro è in pericolo». Ma i repubblicani non hanno hanno ceduto: «Utilizza i nostri soldati come scenografia per un comizio», ha accusato il leader della Camera John Boehner.

La posta in gioco è alta sia per Obama che per i suoi avversari. Una brusca frenata nella spesa del Pentagono, stimano gli analisti, potrebbe non danneggiare gli arsenali americani ma avrà di sicuro ripercussioni sull'intera economia: oltre che datore di lavoro il ministero della Difesa è al centro di vaste commissioni destinate al settore privato, con la dipendenza particolarmente accentuata in stati quali la Virginia. Almeno metà di una generalizzata battuta d'arresto del Pil in seguiro al sequester, che il governatore della Federal Reserve Ben Bernanke e lo stesso ufficio studi del Congresso stimano nello 0,6%, dipenderà dai suoi tagli. L'impatto, stando al centro di ricerca Bipartisan Policy Center, potrebbe estendersi anche al futuro: l'austerity alla Difesa rischia di far evaporare un milione di posti di lavoro nei prossimi due anni anzitutto nel settore manifatturiero.

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