Sanzioni, petrolio, rublo: la nuova era glaciale dell'economia russa

In una Russia sempre più lontana dall'Occidente, la crisi nata in Ucraina si è abbattuta sull'economia, ridotta alla stagnazione, forse addirittura a quella che qualcuno ha chiamato “glaciazione”

5. La nuova era glaciale russa / Capitali in fuga, prezzi alle stelle

Se la fuga di capitali (che la Banca centrale fissa ormai per il 2014 a 128 miliardi di dollari) è il termometro principale della sfiducia degli imprenditori, il secondo grande impatto delle sanzioni colpisce invece la maggior parte della popolazione russa. In seguito all'embargo dei prodotti agroalimentari dai Paesi firmatari delle sanzioni, deciso dal governo russo all'inizio di agosto, in ottobre i prezzi dei generi alimentari sono cresciuti dell'11,5% rispetto a un anno prima. A farne le spese più di tutti, spiega Konstantin Sonin, vicerettore della Scuola Superiore di Economia di Mosca, sono le fasce di reddito più basse: «Le più vulnerabili, perché spendono una parte crescente del proprio reddito in generi alimentari, ritrovandosi con meno denaro per il resto, dalla salute all'istruzione. Assistiamo a una drastica riduzione dei consumi in diversi settori, dalle auto ai viaggi». Proprio quel motore che aveva dato il via al boom del decennio scorso.