Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2014 alle ore 10:46.
L'ultima modifica è del 24 novembre 2014 alle ore 18:26.

My24

Bersani: astensionismo impressionante, sbagliato scontro con Cgil
Di astensionismo «impressionante» in Emilia-Romagna ha parlato l’ex segretario Pd Pier Luigi Bersani, per il quale «in buona parte degli elettori del Pd c’è spaesamento e rifiuto. E c'è tanta gente che in questo momento non si fa convincere né dalla politica né dall'antipolitica. Questa è gente che non chiede né miracoli, né risse». Bersani ha ravvisato nel clima di scontro tra il Pd e la Cgil una delle cause dell'alta astensione: «Sono mesi che dico che non bisogna accendere dei fuochi, che non servono a nessuno. Se si innervosiscono i lavoratori- ha aggiunto l’ex segretatio Pd - non si pensi che gli imprenditori son contenti».

Salvini: risultato storico, Renzi si preoccupi
Il leader del Carroccio Matteo Salvini, dal canto suo, ha definito un «risultato storico» quello della Lega in Emilia Romagna. E ha aggiunto: «se fossi in Renzi mi preoccuperei perché le promesse iniziano ad avere le gambe molto corte». Salvini, intervenendo ad Agorà (Rai 3), ha sottolineato che il suo obiettivo è «il 51%». Poi ha incalzato, con riferimento all’astensione: «Quando 2 elettori su 3 scelgono di restare a casa è una sconfitta per tutti. Mi insegna che dobbiamo essere sempre più concreti e realistici». E ha spiegato: «La mia scommessa non era superare Forza Italia, ma dimostrare agli italiani, partendo dall'Emilia-Romagna, che l'alternativa a Renzi c'è. È l'alternativa dei contenuti. Il risultato di ieri è stupendo, ma è soltanto l'inizio».

Salvini: Alfano fuori da colazione centrodestra
Salvini ha anche provato a dettare subito l’agenda sulla costruzione di un nuovo centrodestra, escludendo Alfano. «Speriamo che il dibattito in Forza Italia si sviluppi in maniera rapida - ha detto il leader della Lega - perché serve una coalizione compatta che però, per evidenti motivi, non può comprendere Alfano, che non ha niente di alternativo a Renzi. Parlo di Alfano - ha osservato Salvini - ma non di tutto il suo schieramento, perché anche nel Ncd ci sono uomini e donne che possono collaborare». Poi lanciando la sfida a Renzi, ha attaccato: «Da oggi ci sentiamo parte di un progetto che non guarda solo al Nord ma a tutta Italia, riusciremo a essere maggioranza anche a Lecce e a Catania».

Fitto: azzerare tutte le nomine all'interno di Fi
Il risultato del voto, con il crollo dei consensi di Forza Italia, ha riaperto la discussione nel partito e ridato fiato alla fronda interna. «Mi auguro che nessuno si azzardi a minimizzare o a cercare alibi per il nostro drammatico risultato in Calabria e in Emilia Romagna, regione in cui siamo stati addirittura doppiati dalla Lega. E sarà bene ricordare, passo dopo passo, tempi e modalità delle scelte che sono state compiute - con clamorosi errori - per definire le candidature e le alleanze» ha scritto sul suo blog Raffaele Fitto, che ha chiesto «come minimo di azzerare tutte le nomine, per dare il via a una fase di vero rinnovamento».

Grillo: astensionismo non tocca M5s
Beppe Grillo ha provato a consolarsi del magro risultato delle urne mettendo a confronto il 6% (pari a 126.619 voti) raccolto dal M5s nel 2010 alle regionali in Emilia Romagna (con due consiglieri) con i consensi aumentati ieri in termini percentuali (13,2%) e assoluti (159.456 voti, pari a cinque consiglieri) per dire che «l'astensionismo non ha colpito il M5S». Nessun riferimento nella sua analisi alla debacle in Calabria (4,9%, rispetto al 21,5% delle europee e al 24,9% delle politiche, nessun seggio in consiglio regionale) dove il M5s alle regionali del 2010 non si presentò.

Dissidenti M5S: «una sconfitta, cambiare passo»
Ma i dissidenti M5S non ci stanno a sminuire il risultato elettorale in Calabria ed Emilia Romagna. Tancredi Turco, Mara Mucci, Sebastiano Barbanti all'Agi hanno commentato negativamente il risultato M5s alle Regionali. «Si tratta di una sconfitta. Grillo? Mi sembra che mentre la barca affonda, lui stia continuando a cantare nella sala principale» ha detto senza mezzi termini il deputato calabrese Barbanti. «In cinque anni dovevamo crescere» ha aggiunto la collega emiliana Mucci. E sulle responsabilità, Turco ha osservato: «La colpa è di tutti, non solo di Grillo che non ha fatto campagna elettorale». Tutti comunque hanno chiesto un «cambio di passo» e un «ritorno ai valori fondanti del Movimento.

Shopping24

Dai nostri archivi