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Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2014 alle ore 20:39.
Lo scandalo corruzione nel Partito Popolare al governo in Spagna ha spinto alle dimissioni il ministro della Sanità, Ana Mato. Il giudice Pablo Ruz ha chiuso con 43 rinvii a giudizio l'istruttoria principale dell'inchiesta, denominata Gurtel, che coinvolge dirigenti del partito e alcuni imprenditori. Secondo il magistrato, il ministro è coinvolto nei reati di cui è accusato l'ex marito, Jesus Sepulveda, ex sindaco di Pozuelo de Alarcon (Madrid), mentre è stato invece prosciolto l'ex ministro dell'Interno Angel Acebes. Tra le persone rinviate a giudizio ci sono 3 tesorieri del Partito Popolare: Alvaro Lapuerta, Angel Sanchis e Luis Barcenas. A processo anche un ex senatore e diversi politici locali.
Mato, che a ottobre fu bersaglio di dure critiche per la gestione dell'emergenza Ebola dopo il contagio di una operatrice sanitaria spagnola, era ancora sposata con Sepulveda ai tempi dei fatti contestati (1999-2005) e, secondo il giudice Ruz, «avrebbe beneficiato, da sola o in compagnia di altri membri della famiglia, di regali come biglietti ferroviari e aerei, soggiorni in hotel, oggetti di lusso». Per il ministro c'è al momento solo una citazione per responsabilità civile. Il giudice considera l’ex marito Sepulveda «coinvolto, a scopo di lucro, in un’organizzazione che versava tangenti ad alti funzionari comunali e regionali in cambio di appalti pubblici».
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