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Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2014 alle ore 10:15.
L'ultima modifica è del 29 novembre 2014 alle ore 11:00.

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L’Istat ha comunicato che il tasso di disoccupazione è stato pari al 13,2% a ottobre, in aumento di 0,3 punti percentuali sul mese precedente e di un punto nei dodici mesi. Si tratta di un livello record, il peggiore dall'inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) e, andando ancora indietro sulle serie trimestrali, si arriva al 1977. Il tasso di occupazione scende al 55,6%,(-0,1 punti percentuali su mese e +0,1 punti su anno). A ottobre gli occupati sono 22,374 milioni, in diminuzione dello 0,2% su mese (-55 mila) e stabili su base annua. Il numero di disoccupati è pari a 3,410 milioni, in aumento del 2,7% su mese (+90 mila) e del 9,2% su anno (+286 mila).

A ottobre, è cresciuto anche il tasso di disoccupazione giovanile (15-24enni), raggiungendo il 43,3%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,9 punti nel confronto tendenziale. Si tratta - spiega l'Istat - della quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro. I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 708 mila. L'incidenza dei giovani disoccupati sulla popolazione in questa fascia di età è pari all'11,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,7 punti su base annua.

«Non mi sorprende, d'altronde basta guardarsi in giro». È questo il commento a caldo, rilasciato ad Affaritaliani.it, del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ai dati sulla disoccupazione in ottobre comunicati dall'Istat.

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