Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2014 alle ore 17:05.
L'ultima modifica è del 30 novembre 2014 alle ore 19:22.

My24

In Svizzera ha vinto nettamente il no su tutti e tre i temi sottoposti a referendum : aumento delle riserve auree della Banca nazionale svizzera (Bns), limitazioni all'immigrazione, abolizione dei forfait fiscali per i super abbienti che risiedono nella Confederazione. Questi i risultati dei 26 cantoni. Il no sull'oro è al 77,2%, il no a nuovi limiti all'immigrazione è al 74,1%, il no all'abolizione dei forfait fiscali è al 59,2%.

È passata dunque la linea sostenuta dal Governo e dalla maggioranza del Parlamento. I sondaggi della vigilia, che davano margini molto più ristretti a favore del no sui tre temi, sono stati abbastanza chiaramente smentiti. Anche il sondaggio che indicava il Canton Ticino come favorevole al sì sul giro di vite all'immigrazione è stato smentito. Ci sono state infatti tre bocciature anche in Ticino: 66% di no sull'oro, 63% di no su nuove barriere contro l'immigrazione, 68% di no all'eliminazione dei forfait fiscali.

L'iniziativa sugli attivi della Banca nazionale prevedeva che almeno il 20% delle riserve della Bns dovesse essere in oro, che tale oro non fosse più vendibile e che fosse interamente depositato in Svizzera. Con una vittoria del sì, la Bns sarebbe stata costretta dunque a investire risorse ingenti per aumentare le riserve in lingotti. Il prezzo dell'oro avrebbe avuto probabilmente una spinta al rialzo. A quel punto inoltre la Bns probabilmente non avrebbe più avuto risorse sufficienti per difendere la soglia di cambio fissata per l'euro-franco (1,20 franchi per 1 euro) e la moneta svizzera avrebbe potuto apprezzarsi in modo eccessivo. A sostenere l'iniziativa “Salvate l'oro della Svizzera” erano alcuni esponenti dell'Udc, partito della destra populista. Il vertice dello stesso partito non era peraltro d'accordo. Tutti i principali partiti elvetici erano contrari.

Quanto all'iniziativa Ecopop (“Stop alla sovrappopolazione”), i sostenitori hanno dichiarato di ispirarsi a posizioni verdi e di puntare a limitare il saldo migratorio in Svizzera, richiamando appunto la sostenibilità ambientale e le dimensioni ridotte del Paese. Secondo i sostenitori, tra il 2007 e il 2013 ogni anno sono emigrate dalla Svizzera 93 mila persone, mentre l'immigrazione annuale è stata di 166 mila persone, con un saldo migratorio pari a 73 mila. Ecopop proponeva di ridurre il saldo migratorio a 16 mila. Una riduzione consistente, alla quale quasi tutti i partiti elvetici (anche alcune formazioni verdi) e le associazioni economiche si sono opposti, sottolineando anche le necessità delle imprese svizzere per quel che riguarda la manodopera.

L'iniziativa “Basta ai privilegi fiscali dei milionari” puntava invece ad eliminare in tutta la Svizzera la cosiddetta imposizione secondo il dispendio, cioè su base forfettaria, diversa dalla normale imposizione secondo il reddito e la sostanza. Il raggruppamento di sinistra che sosteneva l'iniziativa voleva eliminare una disparità fiscale che ha indicato come eccessiva. Gli schieramenti di centro e di destra che si opponevano hanno ricordato che il gettito da forfait è ingente e che con una vittoria del sì molti ricchi che oggi risiedono in Svizzera avrebbero potuto decidere di trasferirsi in altri paesi, con un impatto negativo per le casse di Confederazione, Cantoni, Comuni.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi