Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 01 dicembre 2014 alle ore 16:43.
L'ultima modifica è del 01 dicembre 2014 alle ore 17:28.
LONDRA - Sarà per gli amati carlini, cagnetti dal profilo infelice , sarà per l'aspetto rotondo da antidivo, sarà per la parlata romana ben camuffata nell'eccellente british accent o sarà solo per quel portento di voce, ma Andrea Faustini spopola. L’eroe di X Factor in Gran Bretagna, fucina di talenti divenute pop star a Londra e dintorni, è sempre più lui, il ventenne studente universitario specialista in cinese e coreano. È arrivato in semifinale sull’onda di un forte sostegno popolare e la sponsorizzazione della ex Spice Girl, Mel B. Lei, artisticamente lo adora e lui la ricambia al punto da aggirarsi con una bambola dedicata alla cantante.
La storia di Andrea Faustini sbatte con le cronache dell'immigrazione italiana nel Regno Unito, un flusso continuo di studenti e non a caccia di qualifiche e occupazione nella città che David Cameron ha definito “una fabbrica di posti di lavoro”. Cronache non sempre a lieto fine, in realtà, perchè le opportunità si alternano a dolorose frustrazioni. Per Andrea, il destino ha riservato qualcosa di molto diverso. Il successo è stato immediato e ora conferma di prolungarsi nel tempo. La competizione con alcuni fra i migliori talenti della musica nel Paese che della musica pop è patria incontrastata, è andata avanti verso la finale dopo un week end – otto giorni fa – in cui sembrava tutto perduto. È stato costretto a battersi in un testa a testa per evitare l'eliminazione e c'è riuscito sbarcando ai quarti. Fra sabato e domenica un altro balzo in avanti, quello più atteso. È arrivato in semifinale sulla scia di un fortissimo consenso.
Andrea Faustini, ultraitaliano, a sentirlo e a vederlo, continua la sua marcia nel cuore del programma cult della musica leggera inglese. Un contributo, neppure troppo piccolo, a rimodellare l'immagine del talento italiano oltre la Manica.
©RIPRODUZIONE RISERVATA