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Questo articolo è stato pubblicato il 01 dicembre 2014 alle ore 18:12.

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Matteo Salvini (Ansa)Matteo Salvini (Ansa)

Sul Sud «ho fatto e abbiamo fatto degli errori». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, ribaltando la posizione del Carroccio sul Mezzogiorno. «Sono stra-convinto che l'Italia o si salva tutta o non ce n’è per nessuno», ha sottolineato il leader leghista. Salvini ha detto no a patti con Renzi sulle riforme, ma ha aperto a un confronto sul lavoro: «Con Renzi dialogherei anche domattina sulle questioni economiche». Sul Quirinale, invece, ha chiuso ad Amato, mentre ha puntato a «esponenti del mondo dell'impresa o della cultura».

I fatti mi hanno fatto cambiare idea sui meridionali
«Cosa mi ha fatta cambiare idea sui meridionali? Sono i fatti, probabilmente il Sud lo conoscevo poco, ho fatto e abbiamo fatto degli errori», ha detto il leader della Lega Nord ai microfoni di Rtl. «Adesso sono stra-convinto che l'Italia o si salva tutta, da Nord a Sud, o non ce n'è per nessuno». In una situazione economica come questa, ha sottolineato, «l'emergenza è nazionale, l'emergenza disoccupazione è tale a Milano come a Taranto, Lecce e Catania. Prima ci si risolleva tutti insieme dalle due emergenze, disoccupazione e immigrazione, perché checché ne dica Renzi l'immigrazione fuori controllo creerà sempre più caos sociale. Poi io continuo a esser convinto che l'autonomia e il federalismo siano le risposte che servono anche al Sud. Non l'autonomia alla Crocetta in Sicilia per intendere, l'autonomia di continuare a stemperare, però l'autogestione e la responsabilità sono quello che terrà insieme l'Italia».

Il Patto del Nazareno lo farei sul lavoro
«No, sulle riforme no, non mi interessa la Legge elettorale, la Riforma del Senato, lo farei sul lavoro», ha detto Matteo Salvini a Rtl rispondendo alla domanda se sarebbe disposto a firmare il patto del Nazareno sulle riforme con Renzi. «Io - continua - con Renzi dialogherei anche domani mattina, non ho mai avuto un confronto pubblico, magari proprio su RTL 102.5, l'ho sempre chiesto e non l'ho mai avuto. Però sulle questioni economiche, sugli studi di settore, sulle accise e sulla benzina, perché la legge di stabilità prevede 8 centesimi di aumento nel 2015 sul gasolio e sulla benzina, che mi sembra sia l'ultima delle cose da fare per rilanciare la nostra economia. Sui temi economici, sulla legge Fornero, sulle partite Iva, sull'autotrasporto perché Bruxelles sta costringendo molti nostri camionisti a fare un contratto di lavoro rumeno perché conviene di più ai datori di lavoro, ma è un massacro di diritti per i nostri. Sull'Europa che vorrei, che non è quella di Bruxelles che secondo me è un'Unione Sovietica, una gabbia di matti, io il confronto con Renzi lo farei domani mattina».

Se Renzi va avanti così rischio scontri di piazza
«Quando hai un tasso di disoccupazione come questo si rischia di mettere in ballo la coesione sociale. Se va avanti con il Jobs Act e le riforme di cui alla gente non interessa nulla, si rischiano gli scontri di piazza», ha affermato il segretario federale della Lega Nord. «Renzi - ha concluso Salvini - sta giocando con il fuoco. Noi cerchiamo di spegnerlo».

Sul Quirinale non faccio nomi, ma meglio un non politico
«Non facciamo nomi, diciamo solo che per il Quirinale ci piacerebbe un “non politico”, magari non eccessivamente schierato a sinistra», ha detto il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, rispondendo a chi gli chiedeva quali potrebbero essere i candidati scelti dalla Lega per sostituire Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica. Archiviata l'ipotesi Amato, il segretario del Carroccio non vuole indicare nomi, «perché se li fa la Lega durano venti secondi».

Auguri a Moretti in Veneto
Salvini ha ostentato sicurezza sulle regionali in Veneto dove il presidente uscente, il leghista Luca Zaia, sarà sfidato da Alessandra Moretti del Pd, vincitrice delle primarie. «Auguri a Moretti, sono terrificato» ha commentato ironico Salvini. «Ho visto una sondaggio di AntennatreNordest che la dà al 13% contro l'87% di Zaia. Sono preoccupatissimo», ha aggiunto a margine della conferenza per fare il punto sulla strategia europea per la Macroregione alpina.

Porterò Marine Le Pen in Italia
La leader del Front National Marine Le Pen sarà presto in Italia, ha poi annunciato il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, a margine della conferenza sulla strategia della macro-regione alpina in corso a Milano. «Porterò Marine in Italia all'inizio dell'anno per parlare dei temi dell'immigrazione e del lavoro».

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