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Questo articolo è stato pubblicato il 03 dicembre 2014 alle ore 21:34.
L'ultima modifica è del 03 dicembre 2014 alle ore 23:07.

«Come Regioni abbiamo accettato un taglio da 1,5 miliardi sul fondo per la salute ma come
contropartita abbiamo chiesto che qualche centinaio di milioni vada al trasporto pubblico locale». Il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, ha annunciato il nuovo compromesso raggiunto sul nodo dei 4 miliardi di tagli previsti dalla legge di stabilità, al termine del nuovo incontro con il Governo. Per l’Esecutivo hanno partecipato la ministra agli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta, il sottosegretario Gianclaudio Bressa e il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta. È stata Lanzetta a sottolineare che «si sta ancora lavorando» ma che «il via libera all’accordo con le Regioni sarà dato entro il 10 dicembre».
Un miliardo per il patto verticale
«Da parte del Governo abbiamo riscontrato la disponibilità ad erogare 1 miliardo per il patto verticale, che sarebbe utile anche ai Comuni», ha aggiunto il presidente dei governatori. «A questo punto abbiamo però sollecitato l’Esecutivo ad aumentare le risorse di altri 500 milioni per far fronte alle recenti emergenze maltempo che hanno investito molti Comuni italiani».
Da domani in Senato entra nel vivo la sessione di bilancio
Domani, intanto, in commissione Bilancio a Palazzo Madama comincia l’esame della legge di stabilità. Il termine per la presentazione non è ancora stato ufficialmente fissato ma dovrebbe essere fra martedì e mercoledì, con l’inizio delle votazioni in programma per giovedì 11 dicembre. Il testo arriverà in Aula al Senato a metà mese, il 16, con l’obiettivo di essere approvato definitivamente entro Natale e tornare alla Camera per il via libera definitivo.
Modifiche su fondi pensione e Irap
Governo e maggioranza continuano a lavorare sulle modifiche, a partire dagli interventi di natura fiscale. È sicuro l’ intervento per rivedere l’innalzamento della tassazione sulla previdenza integrativa: la manovra aumenta il prelievo dall’11,5 al 20%, la soluzione di compromesso alla quale si guarda prevede di portare l’asticella tra il 15 e il 17%. Ritocchi anche sul fronte Irap, pure per favorire i professionisti a partita Iva. Sembra più difficile, invece, chiudere la partita sulla local tax, così come sul canone Rai in bolletta. E il capitolo dell’Imu sui terreni agricoli dovrebbe essere affrontato a breve dal Governo con un decreto da far entrare in vigore prima del 16 dicembre (quando scade il pagamento dell’imposta) e poi da lasciar cadere per assorbirne gli effetti nella legge di stabilità.
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