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Questo articolo è stato pubblicato il 04 dicembre 2014 alle ore 09:09.
L'ultima modifica è del 04 dicembre 2014 alle ore 09:58.
Al Qaeda nella Penisola Arabica, la filiale yemenita del gruppo terroristico, ha minacciato in un video di giustiziare un ostaggio americano. Lo riferisce Site, il centro statunitense di sorveglianza dei siti islamisti. L'uomo che appare nel video, datato dicembre 2014, è un fotogiornalista rapito a Sanaa nel settembre 2013: nel video l'ostaggio dà il suo nome, dice di avere 33 anni e che è stato rapito più di un anno fa nella capitale yemenita; aggiunge che la sua vita è in pericolo e chiede aiuto.
Il video contiene anche un messaggio del qaedista Nasser bin Ali Al-Ansi, il quale minaccia di ucciderlo «entro tre giorni» se Washngton non esaudirà le richieste del gruppo: il terrorista non spiega quali siano queste richieste, ma sottolinea che Washington le «conosce». «In caso contrario, l'ostaggio americano andrà incontro a un destino inevitabile». Lo Yemen è un alleato chiave degli Usa nella lotta contro al-Qaeda; e Sanaa ha autorizzato Washington ad attacchi con i droni sul suo territorio. Gl Usa considerano Al Qaeda nella Penisola Arabica come l'emanazione più pericolosa del gruppo terroristico.
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