House Ad
House Ad
 

C'è del marcio in Scandinavia: così declina il modello nordico

Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca si scoprono più fragili sotto i colpi della crisi economica, dell'insostenibile pesantezza del Welfare di fronte alle sfide demografiche e migratorie, delle tensioni innescate dal populismo. A complicare il quadro, ora, si aggiunge il crollo del petrolio

1. Il declino del modello nordico / Svezia: stabilità politica addio

My24

A neppure tre mesi dalle elezioni vinte dal suo partito, il premier socialdemocratico Stefan Lofven si è dimesso dopo la bocciatura del budget. Il 22 marzo gli svedesi torneranno alle urne. Evento abbastanza frequente alle nostre latitudini, il voto anticipato, ma che a Stoccolma non si verificava dal 1958. A determinarlo è stato il peso decisivo ormai giocato negli equilibri politici dai Democratici Svedesi (13% alle elezioni di settembre), il partito populista anti-immigrati di Jimmie Akesson che ha usato il voto sul bilancio come ritorsione contro le politiche migratorie del governo, a suo giudizio insostenibili. La tradizionale linea di accoglienza della Svezia, il Paese con il più alto numero di rifugiati pro capite in Europa, è condivisa da tutte le forze politiche, ma i Democratici l'hanno messa pesantemente in discussione, chiedendo un taglio del 90% delle richieste d’asilo. E hanno portato il tema alla ribalta, favoriti dalle oggettive difficoltà del generoso sistema di welfare di cui, peraltro, negli ultimi anni è stato avviato un graduale smantellamento, non privo di polemiche. Sul fronte economico il Paese è uscito bene dalla crisi (dal 2008 la crescita del Pil è stata del 7% complessivo, contro un -1,3% della Ue), ma creano una certa preoccupazione il declino e la perdita di competitività del settore manifatturiero (l'anno scorso Volvo Trucks ed Electrolux hanno annunciato il taglio di circa 2mila posti di lavoro). E ora il mondo del business teme di non poter più contare sulla tradizionale stabilità politica.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi

Da non perdere