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Questo articolo è stato pubblicato il 09 dicembre 2014 alle ore 21:11.
«I metodi che emergono dal rapporto sulla Cia sono inaccettabili, non compatibili con la democrazia e i valori degli Usa. Ma Obama ha chiuso questo capitolo». Lo ha affermato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, in visita a Washington. «Il rapporto è esemplare dal punto di vista della trasparenza, ma non diminuisce la forza della nostra condanna», ha aggiunto il ministro. Il titolare della Farnesina ha avuto un colloquio con il segretario di Stato americano John Kerry, un colloquio che, ha detto il ministro, «ha confermato le eccellenti relazioni politiche culturali e sui temi della sicurezza tra Italia e Stati Uniti».«Sono relazioni molto importanti in questa fase di sfide globali», ha sottolineato Gentiloni lasciando il Dipartimento di Stato, «e le rafforzeremo».
Il titolare della Farnesina ha parlato anche di Russia e di energia. A proposito di Mosca e della crisi ucraina, il ministro ha assicurato che l’Italia rispetterà le sanzioni: «Siamo tra i Paesi più colpiti da esse e abbiamo il diritto di mantenere la nostra posizione e portare avanti le nostre preoccupazioni. Quello che chiediamo è una soluzione politica». «Sulla crisi è necessario difendere la sovranità e cercare una soluzione politica, usando lo strumento delle sanzioni contro la Russia in modo proporzionato e reversibile», ha specificato il ministro. La questione ucraina è strettamente connessa a quella energetica: «Dalla Russia proviene una grande quantità di gas e questo arriva passando attraverso l'Ucraina. Per questo guardiamo da vicino quello che succede tra i due Paesi. C'è in corso una specie di guerra congelata al confine tra Russia e Ucraina».
«Ringrazio il ministro Paolo Gentiloni e l'Italia per aver lavorato mano nella mano con noi sulle principali questioni globali: dall'Afghanistan alla Libia, alla lotta contro l'Ebola, Ucraina e al Medio Oriente», ha detto, da parte sua, John Kerry , che ha donato a Gentiloni un grembiule con il simbolo del padiglione americano all'Expo di Milano 2015. Il titolare della Farnesina incontrerà oggi a Washington anche il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Susan Rice mentre domani sarà a New York per lanciare all'Onu la campagna dell'Italia per l'elezione nel Consiglio di sicurezza del Palazzo di Vetro.
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