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Questo articolo è stato pubblicato il 09 dicembre 2014 alle ore 13:24.
L'ultima modifica è del 09 dicembre 2014 alle ore 13:32.
Serge Lazarevic, l'uomo d'affari francese che era stato rapito in Mali nel 2011, è libero. Lo ha annunciato il presidente Francois Hollande. Lazarevic, 50 anni, era nelle mani del gruppo terrorista al Qaida nel Maghreb Islamico (Aqmi) dal 24 novembre del 2011. Il mese scorso era stato diffuso un video che lo mostrava con la barba lunga, un turbante nero in testa e il volto dimagrito: chiedeva alla Francia di “fare il possibile” per la sua liberazione. “La Francia non ha più ostaggi, in nessun paese del mondo”, ha detto Hollande.
A novembre, il gruppo terroristico aveva diffuso un video in cui mostrava Lazarevic fare appello al capo di Stato francese per negoziare il suo rilascio. Il 50enne Lazarevic era stato rapito insieme al collega Philippe Verdon in Mali, dove si trovavano per lavoro. Il loro sequestro era stato rivendicato nel dicembre 2011 da Al Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi) come rappresaglia per le azioni della Francia nella regione e le politiche perseguite dall'allora presidente Nicolas Sarkozy.
Nell'aprile 2012 venne diffuso un primo video in cui i due ostaggi francesi erano ripresi di fronte a una tenda e riferivano delle difficoli condizioni di vita. Meno di sei mesi dopo, Aqmi minaccio' di ucciderli come risposta alla pubblicazione di alcune vignette su Maometto da parte del settimanale satirico Charlie Hebdo. Nel luglio 2013, era stato rinvenuto il cadavere di Verdon, di cui Aqmi aveva in precedenza rivendicato l'uccisione
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