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Questo articolo è stato pubblicato il 10 dicembre 2014 alle ore 18:28.

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Proteste a Parigi contro la nuova legge Macron (Ap)Proteste a Parigi contro la nuova legge Macron (Ap)

Le professioni
C'è, infine, il pacchetto relativo alle professioni regolamentate “del diritto”, con un'attenzione tutta particolare ai notai. Le tariffe di questi ultimi, secondo il Governo, sono ormai scollegate dal costo reale dell'atto. Ci sarà quindi una revisione delle norme tariffarie. Verranno inoltre eliminate le barriere all'ingresso della professione, con la possibilità per i giovani di aprire un loro studio senza essere obbligati (per legge o di fatto) a rilevare un (costosissimo) studio esistente o a entrare come dipendenti in uno studio con la speranza di diventare prima o poi associati. Viene infine prevista la possibilità, oggi vietata, di associazione in uno stesso studio di due professionisti diversi (per esempio un avvocato e un notaio) e di apertura del capitale di una società del settore a persone che esercitano la stessa professione ma non svolgendola necessariamente all'interno dello studio.
“Si tratta – hanno sottolineato ieri Macron e il premier Manuel Valls – di una legge di libertà e di progresso, contro i corporatismi, di una legge moderna”.
Nonostante le polemiche e le manifestazioni di piazza, il Governo sembra deciso ad andare fino in fondo, annunciando la presentazione nei primi quattro mesi del 2015 dei decreti attuativi.
Ma la strada sarà piena di ostacoli, soprattutto all'interno della maggioranza di Governo. Molti parlamentari socialisti hanno già annunciato che voteranno contro e hanno trovato in Martine Aubry (l'ex ministro delle 35 ore, oggi sindaco di Lille con evidenti mire presidenziali, che ha annunciato battaglia sul lavoro domenicale) la loro portavoce.
Valls e Macron dovranno quindi andare a cercarsi una maggioranza parlamentare, magari in cambio di qualche concessione (il numero delle domeniche potrebbe per esempio scendere da 12 a 10). Ma certo non possono fare marcia indietro. Il segnale politico affidato a questa legge – anche in vista del giudizio di marzo della Commissione sul budget e sulle riforme francesi – è vitale.

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