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Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2014 alle ore 07:40.

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In Europa c’è già da tempo chi «paga» per prestare denaro a un emittente come il Tesoro tedesco o quello francese, ma per vedere tassi negativi sui BoT o per l’Euribor a uno e tre mesi (i parametri più utilizzati per calcolare le rate dei mutui) bisognerà attendere ancora un po’. Il denaro iniettato dalla Bce nell’Eurosistema attraverso la seconda asta Tltro non è infatti sufficiente per scatenare questa sorta di anomalia statistica: con i quasi 130 miliardi di ieri l’eccesso di liquidità è destinato a salire, probabilmente a sufficienza per mantenere in terreno negativo i tassi Eonia (l’overnight, ieri a -0,025%) ma non abbastanza per spedire sotto zero gli Euribor e magari pure gli stessi titoli di Stato a breve italiani.

Certo, ai fini delle rate delle famiglie italiane cambia poco, perché si tratterebbe di una questione di centesimi (ieri l’Euribor a un mese quotava 0,022% e quello a 3 mesi 0,082%), ma il fenomeno è indice della difficoltà che la Bce incontra nell’aumentare la base monetaria come si è prefissa. Ancora non è chiaro quale sarà la cifra richiesta dalle banche europee al netto delle altre operazioni concomitanti (nella tornata di settembre circa 45 miliardi degli 82,6 miliardi «lordi»). Per stabilirlo con un minimo di cognizione si dovranno infatti attendere l’esito dell’asta di rifinanziamento a breve termine di martedì prossimo e anche il dato di oggi sui rimborsi settimanali della «vecchia» Ltro.

È però evidente che il denaro allocato complessivamente fra ieri e settembre (212 miliardi) non è sufficiente neanche a coprire quanto le banche dovranno restituite delle prime due Ltro fra gennaio e febbraio (271 miliardi), difficile quindi che l’eccesso di liquidità possa aumentare in modo tale da mutare lo scenario attuale. Per effetto dell’operazione di ieri, stima Giuseppe Maraffino di Barclays Research, «il surplus dovrebbe crescere dal livello attuale di 90 miliardi fino a circa 180 miliardi: un valore sufficiente per mantenere il tasso Eonia in area negativa attorno a -5 punti base una volta che si saranno assorbite le pressioni stagionali legate alla fine dell’anno solare».

Per portare l’eccesso di liquidità fino attorno ai 300 miliardi - cioè un valore che secondo Maraffino potrebbe spingere l’overnight a -10 centesimi e creeare le condizioni per tassi negativi sul mercato monetario - occorre invece un’iniezione di liquidità maggiore, difficile da raggiungere con le altre Tltro in programma nel 2015 e con gli acquisti di covered bond e asset backed security: serve il quantitative easing per vedere l’Euribor a 3 mesi e forse anche i BoT congelarsi «sotto zero».

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