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Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2014 alle ore 19:01.
L'ultima modifica è del 14 dicembre 2014 alle ore 20:17.

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Una moltitudine di paesi, 195, ha finalmente raggiunto a Lima un accordo sull'ambiente, intesa che gli esperti giudicano come la più importante in 20 anni perché impegna anche Cina e India, che finora resistevano a ogni tipo di impegno formale per proteggere il loro potenziale di crescita.

In Perù dunque, dopo le lunghe, difficili riunioni organizzate dall'Onu si è raggiunto un risultato molto importante fra molte tensioni. Per dare un'idea delle differenze soprattutto fra Nord avanzato e Sud in sviluppo, la scadenza ultima del negoziato multilaterale, fissata per venerdì, è stata posticipata più volte, fino alle prime ore della mattinata di oggi con l'accordo raggiunto.

Se il progresso è indubbio e se questo accordo spianerà la strada per un accordo globale e vincolante sulle emissioni inquinanti da combustibili fossili il prossimo aprile a Parigi, gli scienziati osservano che per garantire la stabilità climatiche del pianeta sui livelli precedenti alle varie rivoluzioni industriali si dovrebbe evitare che la temperatura aumenti di 3,6 gradi Celsius entro la fine del secolo. Gli accordi, invece, secondo una valutazione preliminare, consentiranno una riduzione del 50% di quei livelli di temperatura e comunque e ntro il limite dei 2 gradi Celsius di aumento.

Ora tutti i paesi che hanno partecipato dovranno approvare le loro misure specifiche e i loro livelli di riduzione interni in tempo per la conferenza conclusiva di Parigi che, sempre sotto l'egida dell'Onu e questa volta a livello di capi di stato e di governo finalizzerà uno dei più impegnativi e ambiziosi progetti delle Nazioni Unite.

Incontri quelli di Lima caratterizzati come si è detto da mille differenze e polemiche, su tutte ha prevalso però lo scandalo Greenpeace. Il movimenti ambientalista ha agito in modo contrario al suo stesso credo quando per avanzare la causa dell'ambiente ha provocato un irreparabile danno ambientale: i suoi attivisti hanno varcato reticolati e si sono infiltrati in un territorio protetto fra le incisioni di Nazka dove ci sono rappresentazioni grafiche visibili solo dall'alto.

Hanno scelto il Colibrì una delle rappresentaizoni più famose per mostrare vicino all'incisione sul deserto una scritta di protesta a favore dell'ambiente. Peccato che così facendo abbiano violato e rovinato gli equilibri millenari di una formazione geologica delicatissima.

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