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I fattori che aumentano il rischio default per la Russia (e perché Mosca ora preoccupa davvero)

Dietro la peggiore crisi per la Russia dal default del 1998 c'è una catena di fattori che si alimentano a vicenda: il calo del prezzo del petrolio sottrae risorse al Paese aggrava la congiuntura economica e accelera la flessione del rublo. Le sanzioni internazionali per la guerra in Ucraina alimentano la fuga di capitali, che pesa a sua volta sul cambio. Tutto questo si innesta su un sistema politico ed economico che ha trascurato le riforme strutturali necessarie al Paese.

6. Russia in bilico / Debito in valuta

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Solo a dicembre, le aziende russe devono far fronte a obbligazioni in scadenza per 22 miliardi di dollari, che diventano 130 entro la fine del 2015, secondo fonti ufficiali (ma esistono stime diverse e più basse). Sebbene i canali per rifinanziarsi all'estero non siano chiusi per tutti, ma solo per i gruppi elencati nella lista nera di Stati Uniti ed Europa, le sanzioni complicano la vita. Solo pochi giorni fa, la banca centrale ha indirettamente finanziato Rosneft per oltre 10 miliardi di dollari, per permetterle di far fronte ai propri impegni.

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