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I fattori che aumentano il rischio default per la Russia (e perché Mosca ora preoccupa davvero)

Dietro la peggiore crisi per la Russia dal default del 1998 c'è una catena di fattori che si alimentano a vicenda: il calo del prezzo del petrolio sottrae risorse al Paese aggrava la congiuntura economica e accelera la flessione del rublo. Le sanzioni internazionali per la guerra in Ucraina alimentano la fuga di capitali, che pesa a sua volta sul cambio. Tutto questo si innesta su un sistema politico ed economico che ha trascurato le riforme strutturali necessarie al Paese.

7. Russia in bilico / La recessione

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Secondo il governo di Mosca, con un prezzo medio di 80 dollari, l'anno prossimo l'economia si contrarrà dello 0,8%. Se il prezzo medio si fermasse a 60 dollari, la contrazione sarebbe del 3,5-4%. Per la Banca centrale, invece, un prezzo a 60 dollari al barile determinerebbe una contrazione compresa tra il 4,5 e il 4,7%. Nessun aiuto potrà venire dalle politiche monetarie: la difesa del rublo ha costretto la banca centrale ad alzare i tassi di 1.150 punti base dall'annessione della Crimea a marzo, togliendo fiato a un'economia già senza respiro.

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