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I fattori che aumentano il rischio default per la Russia (e perché Mosca ora preoccupa davvero)

Dietro la peggiore crisi per la Russia dal default del 1998 c'è una catena di fattori che si alimentano a vicenda: il calo del prezzo del petrolio sottrae risorse al Paese aggrava la congiuntura economica e accelera la flessione del rublo. Le sanzioni internazionali per la guerra in Ucraina alimentano la fuga di capitali, che pesa a sua volta sul cambio. Tutto questo si innesta su un sistema politico ed economico che ha trascurato le riforme strutturali necessarie al Paese.

3. Russia in bilico / Rublo a picco

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Dall'inizio dell'anno la moneta russa ha perso oltre metà del suo valore sul dollaro: a gennaio bastavano poco meno di 33 rubli per acquistare un dollaro, ora ne servono più di 70. A nulla sono serviti gli sforzi della banca centrale per frenare un crollo che mette sotto pressione le società indebitate in valuta estera ed erode il potere d'acquisto dei consumatori: a novembre l'inflazione è salita al 9,1% e la Banca centrale la vede all'11,5% l'anno prossimo, contro un target del 4%.

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