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Il verbo inglese "to steal" significa rubare, nessun rischio di essere fraintesi. E' lo stesso che, senza giri di parole, usa Marc Berman quando sulle pagine del New York Post parla dello stipendio che Andrea Bargnani percepisce dai Knicks, nonostante sia fermo per infortunio dallo scorso gennaio. "E' ai box da 66 partite, invisibile - è la premessa del duro attacco al Mago -. La sconfitta con i Raptors è servita per ricordare a tutti che Bargnani fa ancora parte del roster e sta ancora rubando i soldi a James Dolan (il proprietario, ndr).

L'articolo diventa ancora più duro quando Berman - probabilmente scottato proprio dal ko con Toronto - tira in mezzo addirittura la scaramanzia. Niente di misurabile, naturalmente, solo dei freddi dati. "I Raptors sono passati da essere una squadra da lottery perenne con Bargnani, a puntare a vincere l'Atlantic Division per il secondo anno consecutivo senza di lui - rileva il noto giornalista -. I Knicks, viceversa, da essere i campioni dell'Atlantic Division sono diventati lo zimbello della Lega dopo l'arrivo dell'italiano".

Infine, dopo questo gioco di "addizione-sottrazione", c'è tempo anche per un'analisi tattica e sul futuro dell'ala romana. "Phil Jackson ha sempre pensato che Bargnani potesse essere un giocatore chiave nel triangolo vista la sua abilità nel tirare - conclude Berman -, per questo lo stesso Jackson adesso è infastidito dalla sua prolungata assenza. Il futuro? Vista la sua prossima free agency dovrebbe avere le motivazioni per mettersi in luce, ma adesso penso che solo un club europeo possa interessarsi a lui".

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