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Questo articolo è stato pubblicato il 17 dicembre 2014 alle ore 06:39.

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I due filoni dell’indagine

DISCARICA A GUIDONIA

Per i magistrati ad «agosto 2013, la stessa Regione Lazio (a firma del vice presidente Smeriglio) accordava alla Eco Italia '87 srl, società del Gruppo Cerroni che gestisce la discarica dell’Inviolata a Guidonia, la possibilità di abbancare in discarica ulteriori 75mila metri cubi di rifiuti urbani indifferenziati “tal quale”, senza alcun trattamento, in spregio totale all’articolo 7 del Dlgs 36/2003 (in materia di discariche di rifiuti) e al principio della gerarchia dei rifiuti». Questo, si conclude, «come sempre tramite il meccanismo della richiesta di misura delle “ordinanze contingibili e urgenti”»

I DUE ARBITRATI

Il secondo filone d’indagine riguarda i due arbitrati tra Ama e Colari, l’azienda di Cerroni che ha gestito la vecchia discarica di Malagrotta (al centro di una terza inchiesta giudiziaria). La vicenda è stata denunciata anche dal presidente della municipalizzata, Daniele Fortini, in un incontro con il procuratore Pignatone. In particolare, il primo arbitrato stabilisce che Ama dovrà riconoscere a Colari 78 milioni per la gestione «post mortem» di Malagrotta. Il secondo, invece, riguarda un obbligo per Ama di utilizzo per 10 anni dei due Tmb (impianto di Trattamento meccanico biologico) di Malagrotta e, in alternativa, un risarcimento per 900 milioni

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