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Errare è umano, perseverare è diabolico. Si può riassumere in questo detto la vicenda di Mauro Santambrogio, il 30enne ciclista comasco che, squalificato fino al 2 novembre per la positività all'Epo nel Giro d'Italia 2013, è stato nuovamente beccato. Un controllo a sorpresa dello scorso 22 ottobre ha infatti rivelato presenza di testosterone nel sangue di Santambrogio che per la prossima stagione aveva già trovato un ingaggio nell'Amore e Vita.

L'UCI lo ha sospeso in via provvisoria ma se le controanalisi dovessero confermare la positività, rischia una sanzione pesantissima. Santambrogio aveva ottenuto uno sconto sulla pena precdente perchè aveva collaborato con l'organo antidoping del Coni e doveva essere uno dei paladini nella lotta a questo male che da danni rovina il ciclismo.

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