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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2014 alle ore 16:11.
L'ultima modifica è del 18 dicembre 2014 alle ore 16:34.

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I parlamentari del Bundestag hanno approvato una proroga del programma di aiuti di cui gode attualmente la Grecia. Alcuni Parlamenti in Europa, tra cui quello tedesco, devono approvare qualsiasi modifica che comporti un potenziale, sia pure limitato, esborso di soldi pubblici tedeschi. Questa estensione, di soli due mesi, decisa a inizio dicembre dai ministri delle Finanze dell'Eurozona, posticipa quindi fino a fine febbraio il programma di aiuti da 240 miliardi di euro tenendo conto dello stallo in cui si trovano i negoziati tra il Governo ellenico e la troika per sorvegliare le attese riforme.

La troika ha chiesto l’approvazione di ben 19 riforme in cambio dell’ultima tranche di aiuti, ma il Governo Samaras ne ha accettate solo 16, respingendo al mittente quelle relative all’aumento dell’Iva nel turismo, all’aumento dell’età pensionabile e a una maggiore flessibilità nei licenziamenti nel settore privato e pubblico. In questa situazione di stallo, la troika ha chiesto di trovare nuove entrate per 2,5 miliardi di euro necessarie per coprire un presunto “buco” di bilancio nel 2015. Il Governo Samaras non concorda con queste previsioni e ha chiesto di uscire dal programma di aiuti europei a fine anno, mentre quello del Fondo monetario cesserà nel secondo trimestre del 2016. In questo quadro confuso si è innescata la procedura per il rinnovo del capo dello Stato greco, una elezione che se dovesse fallire nell’ultima chiamata prevista il 29 dicembre prossimo, porterebbe il Paese ad elezioni anticipate con il rischio di scatenare ancora una volta il rischio contagio nell’Eurozona.

«Questa proroga tecnica è necessaria e legittima» ha affermato, davanti ai deputati, il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, sottolineando che «attraverso i propri sforzi e la nostra solidarietà, la Grecia ha compiuto progressi significativi». Quindi, ha detto, «un lieto fine è possibile in tempi ragionevoli». È evidente la volontà tedesca di aiutare il governo conservatore di Samaras concedendo altri due mesi di “paracadute“ alla Grecia in attesa che si chairisca la situazione politica interna.

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