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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2014 alle ore 11:14.
L'ultima modifica è del 18 dicembre 2014 alle ore 19:08.

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Nel 2014 aumenta rispetto al 2013 la quota di famiglie con un accesso ad Internet da casa (dal 60,7% al 64%), ma ci sono ancora 21 milioni e 994 mila persone che non “navigano” (38,3% popolazione residente), soprattutto anziani. È quanto fa sapere l'Istat nel rapporto “Cittadini e nuove tecnologie”, riferito al 2014, che appunto sottolinea: «Quasi 22 milioni di persone non hanno mai utilizzato Internet». L’Italia è in coda in Europa per utilizzo del web. Peggio fanno solo solo Bulgaria e Romania.

Il 74,8% di over 65 non “naviga”
L'Istat rileva che le quote maggiori di “non utenti” si concentrano nelle fasce di età più anziane e di uscita dal mondo del lavoro: la percentuale di non utenti tra i 65-74 anni è del 74,8% e sale al 93,4% tra gli over settantacinquenni.

Tra meno connessi anche i “nativi digitali”
Tra i quasi 22 milioni di italiani (dai 6 anni in su) che non hanno mai utilizzato internet si ritrovano però non solo gli anziani. Sono alte anche le quote di giovanissimi (1 milione 518 mila tra i 6-10 anni) che, seppure definiti «nativi digitali », per più del 50% non utilizzano la rete. Tuttavia, al netto dell’età, la presenza in famiglia di genitori che utilizzano Internet favorisce tale comportamento nei figli. Basti osservare che nelle famiglie in cui entrambi i genitori navigano su Internet, la percentuale di figli tra gli 11 e 14 anni che non frequentano il web scende al 6,7%, mentre nel caso in cui entrambi i genitori non navigano su Internet, la quota sale addirittura al 40,1%.

Al centro-nord si naviga di più
A livello geografico prevalgono i non utenti nel Sud e nelle Isole (rispettivamente 45,5% e 43%), mentre nel Centro-nord circa due terzi della popolazione naviga in rete.

Italia in coda in Europa per web, peggio solo Bulgaria e Romania
L'Italia resta in coda tra i Paesi europei per persone tra i 16 e i 74 anni che utilizzano internet. A fronte di una media europea pari al 72% e a paesi come Olanda, Lussemburgo, Svezia e Danimarca che hanno raggiunto livelli prossimi alla saturazione, l'Italia si posiziona solo al terzultimo posto della graduatoria internazionale, con un valore pari al 56%, equivalente a quello registrato per la Grecia, e migliore sono di quello segnato da Romania e Bulgaria. Una performance confermata anche tra i giovani di 16-24 anni, che dovrebbero rappresentare il segmento più «incluso» nel mondo digitale. Se nei Paesi nord europei quasi la totalità dei giovani di 16-24 anni naviga in rete regolarmente, in Italia tale percentuale e' dell'84%, tra gli ultimi posti della graduatoria europea.


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