Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2014 alle ore 12:52.

My24
Il luogo dove è stato ucciso in un agguato Silvio Fanella (Ansa)Il luogo dove è stato ucciso in un agguato Silvio Fanella (Ansa)

C’è una cabina telefonica a Roma che unisce due inchieste: quella su Mafia Capitale e quella sull’omicidio di Silvio Fanella, ucciso a colpi d'arma da fuoco lo scorso 3 luglio in via della Camilluccia. Perché è proprio grazie alle intercettazioni condotte alla cabina nella zona Flaminio usata da Massimo Carminati se oggi è stato arrestato Manlio Denaro, il presunto organizzatore dell'omicidio di Silvio Fanella. In una fondamentale telefonata intercettata Denaro chiama Egidio Giuliani, ex Nar già arrestato come membro del commando, e questi gli comunica parlando in codice che arriverà a Roma a fine giugno. Denaro, ex estremista di destra, è considerato da Carminati «estremamente pericoloso».

Cinque gli arresti
Sono cinque in tutto i nuovi arresti per l'omicidio di Silvio Fanella, avvenuto il 3 luglio scorso nella sua abitazione in via della Camilluccia, a Roma. Tra gli arrestati c'è anche il cosiddetto ideatore del tentativo di sequestro di Fanella, detto il cassiere di Gennaro Mokbel , e condannato per la truffa Fastweb-Telecom Sparkle. Si tratta di Manlio Denaro, 56 anni, anch'egli condannato nello stesso processo sulla stessa truffa. Denaro avrebbe voluto mettere le mani sul cosiddetto tesoretto di Fanella: denaro contante, oggetti preziosi e diamanti che gli investigatori hanno trovato solo dopo l'omicidio nascosti a Pofi, un'abitazione in provincia di Frosinone. Gli altri arrestati sono Emanuele Macchi Di Cellere, 58 anni, ex Nar, raggiunto dal provvedimento del gip del tribunale di Roma in carcere, dove si trova nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Genova su un giro di traffico di stupefacenti. In carcere è finito anche Gabriele Donnini, di 52 anni, e Carlo Italo Casoli di 59. Agli arresti domiciliari è finita anche Claudia Casoli, 27 anni, figlia di Carlo Italo.

Le indagini
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, avevano già portato all'arresto di Giovanni Battista Ceniti, rimasto ferito nel corso della commissione del delitto, Egidio Giuliani e Giuseppe Larosa, rintracciati a Roma e a Novara lo scorso 7 settembre, esecutori materiali dell'omicidio di Silvio Fanella. Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, vanno a colpire gli esecutori e organizzatori dell'omicidio dello scorso 3 luglio, rivelando il coinvolgimento, a vario titolo, di numerosi soggetti, pregiudicati e comunque legati all'estrema destra, gravitanti in Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, oltre che nel litorale di Ostia.

Prestipino: in cinque mesi chiuso il cerchio sull’indagine
«In cinque mesi, grazie alle indagini della squadra mobile di Roma, è stato chiuso il cerchio sul commando che ha tentato di sequestrare e poi ha ucciso Silvio Fanella», ha detto il procuratore aggiunto Antimafia della capitale, Michele Prestipino, nel corso di una conferenza stampa per spiegare i dettagli dell'operazione che ha portato a cinque nuovi arresti per la morte del cosiddetto “cassiere” di Gennaro Mokbel, Silvio Fanella, condannato a nove anni di reclusione nel processo di primo grado sulla truffa Fastweb-Telecom Sparkle. . «Nell'abitazione di Fanella - ha proseguito Prestipino - il commando ha lasciato diverse tracce e da queste si è partiti per fare un lavoro di cucitura di tabulati risalendo a ogni componente, fino ad acquisire tutti gli elementi a loro colpa».

La telefonata chiave
«Quando scendete per la festa della nonna?». «Io sono pronto, scendo il 26. Ma fammi trovare i giochini che ti ho chiesto». Questa è la telefonata chiave per il delitto Fanella, secondo il capo della squadra mobile della polizia di Roma, Renato Cortese, che ha diretto le indagini. La chiamata in cui il capo della banda, Manlio Denaro, telefona da una cabina a Roma all'ex Nar Egidio Giuliani a Novara e si assicura che il commando si metta in moto. Siamo all’inizio di giugno. A fine mese arriveranno a Roma Giuliani, poi Giuseppe Larosa - altro ex estremista di destra - e il giovane Giovanni Ceniti, ex CasaPound. Il 3 luglio il broker Silvio Fanella, considerato il cassiere della banda Mokbel, viene ucciso mentre tentano di sequestrarlo per sapere dove nasconda il tesoro della maxi-truffa a Fastweb e Telecom. «Un omicidio importante, che rientra nel contesto processuale della truffa», da due miliardi di euro, ha detto il pm Michele Prestipino.

Perquisita anche la cooperativa sociale Multimedia di Novara
L'operazione ha visto impiegati oltre 150 uomini della Polizia di Stato, con l'impegno, oltre che di quella di Roma, anche delle Questure di Genova, Verbania, Novara, Torino, Trento e Varese. Nel corso delle attività è stata anche perquisita la Cooperativa Sociale Multidea di Novara, che ha tra le finalità quella del reinserimento sociale degli ex detenuti, nella quale operano pregiudicati per reati di terrorismo, appartenenti alle Brigate Rosse e ai movimenti eversivi di destra, che ha tra i fondatori Egidio Giuliani, mentre Giuseppe Larosa figurava come dipendente.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi