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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2014 alle ore 08:14.
L'ultima modifica è del 20 dicembre 2014 alle ore 09:10.
IN RETE
Secondo i testimoni
il ragazzino di colore
è stato percosso
mentre veniva fermato
insieme a un altro giovane
Ancora un caso di uso eccessivo della forza da parte della polizia negli Stati Uniti. L’episodio è accaduto a New York, Manhattan, nel Lower East Side, ed è documentato da un video che mostra un agente in borghese che picchia un ragazzino di colore durante un arresto.
Fonti della polizia citate dal New York Post hanno riferito che è stata aperta un’indagine dopo che il video ha fatto ieri la sua comparsa sulla rete.
L’incidente si è verificato lunedì pomeriggio durante l’arresto di due giovani da parte di agenti in divisa, aiutati da un collega in borghese. Secondo i passanti che hanno assistito alla scena, il ragazzino che ha subito le percosse avrebbe circa 12 anni di età.
Negli ultimi mesi le violenze della polizia nei confronti di afroamericani hanno provocato accese proteste nel Paese fino alle rivolte di Ferguson, in Missouri. Nella città dello Stato del Sud scontri violenti si sono verificati lo scorso novembre dopo che il gran giurì aveva deciso di non incriminare l’agente di polizia che in agosto aveva sparato a un diciottenne di colore, Michael Brown, uccidendolo.
All’inizio di dicembre, un altro gran giurì, questa volta a New York, ha assolto il poliziotto che aveva soffocato un ragazzo nero disarmato durante l’arresto. La decisione ha provocato una serie di proteste nella Grande Mela con i manifestanti che hanno cercato di impedire l’accensione dell’albero di Natale del Rockefeller Center e di fermare il traffico sul ponte di Brooklyn. Sono state arrestate decine di persone mentre sui social media si moltiplicavano gli hashtag della protesta e il sindaco di New York Bill De Blasio dichiarava: «È successo qualcosa di orribilmente sbagliato e che non dovrà succedere mai più». Su Facebook sono nate community e pagine “I can’t breathe” (non riesco a respirare), le parole che Eric Garner pronunciò prima di morire.
Dopo l’ennesima decisione di non colpevolezza anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è intervenuto promettendo una riforma della polizia.
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