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I tassi sui BoT diventano negativi. Che cosa può fare il piccolo risparmiatore?

Il rendimenti dei BoT a 3 mesi sono scivolati in territorio negativo. Un dilemma in più per il piccolo risparmiatore che cerca una strada per investire a basso rischio

6. Tassi negativi/Non esistono più i BoT people

(Imagoeconomica)

In ogni caso è possibile trarre la seguente conclusione dai movimenti attuali su tassi e rendimenti. Quello che è successo la scorsa settimana – e che viene confermato osservando anche le quotazioni odierne dei titoli di Stato – indica che i BoT-people non esistono più. O, ancor più semplicemente, che al piccolo risparmiatore oggi non conviene granché investire in titoli di Stato italiani (ma anche di molti altri Stati dell'Eurozona) a breve scadenza (e anche le lunghe scadenza iniziano a diventare estremamente care). Questo perché i rendimenti nominali e reali sono bassissimi, quando non addirittura negativi. I BoT, così come i principali bond governativi dei Paesi dell'Eurozona, sono diventati uno strumento monetario, più che di risparmio. Vengono cioè utilizzati dalle banche come strumento dove parcheggiare la liquidità in eccesso, preferito al tasso sui depositi presso la Banca centrale europea soprattutto dopo che questa ha portato questo tasso a -0,2%. In sostanza alle banche (per ora) conviene più parcheggiare soldi in un BoT che non nella cassaforte della Bce. Ecco perché i tassi a breve stanno crollando ed è per questo semplice motivo che i piccoli risparmiatori sono costretti a trovare altre forme di investimento a parità di rischio e durata (come ad esempio i conti di deposito) per provare oggi a portare a casa qualche briciola dal loro investimento.

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